Alle 12.15 di un giorno di Pasquetta più che mai felice, Andrea Mura ha toccato di nuovo il suolo della Sardegna. Era partito cinque mesi fa, ai primi di novembre, a bordo di Vento di Sardegna per compiere l’impresa della vita.

Oggi ritorna “vincitore”, dopo un’impresa che non esita a definire un miracolo: ha circumnavigato il globo a vela, senza assistenza e senza scalo, in 120 giorni, il tempo più breve tra i 16 partecipanti (4 già all’arrivo, 9 già ritirati) della Solo Global Challenge, anche il “tempo compensato” lo vede terzo in classifica. Poco male: è diventato il quinto italiano e il primo sardo a compiere il giro del mondo a vela in solitaria, doppiando Capo Horn. Tutto nonostante la sua partecipazione fosse stata in dubbio fino all’ultimo per l’assenza di fondi (ma sembra che alla fine arriverà il contributo della Regione) e conseguentemente la sua preparazione e quella della barca non siano state certo ottimali.

Ad attenderlo in aeroporto c’era qualche amico, ma anche i viaggiatori di passaggio lo hanno fermato per fargli i complimenti e scattare una foto con lui. Primo impegno: la Unipol Domus, dove lo attende l’omaggio del Cagliari e del pubblico rossoblù.

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