Il sindaco di Stintino Antonio Diana ha consegnato ieri lo "Stintinese doc 2019" a Piero Nuti, attore, regista, ricercatore e autore teatrale.

"Una sera di molti anni fa mia moglie e io abbiamo visto sorgere il sole da una terrazza sul Golfo dell'Asinara e ci siamo sentiti immediatamente pervadere dall'amore per Stintino". Così Piero Nuti ha raccontato il suo legame con il borgo di pescatori, durante la cerimonia di consegna del premio nell'ambito della nona edizione degli Incontri Stintinesi, iniziativa che punta alla valorizzazione del paese e della sua storia.

A Stintino l'attore genovese ha trascorso, insieme alla moglie Adriana Innocenti, attrice e regista scomparsa nel 2016, e continua a trascorrere ogni anno lunghi periodi di riposo e contemplazione. "Questo luogo è per me - ha continuato - paradiso e rifugio. Qui posso godere della bellezza della natura, delle albe, dei tramonti. Con un affaccio privilegiato sul Golfo dell'Asinara".

Durante la serata, moderata dall'assessore alla Cultura del Comune di Stintino Francesca Demontis, è stato presentato il libro "Le vittime della Grande Guerra e il ruolo della Croce Rossa Italiana", curato da Costantino Cipolla e Susanna Vezzadini e edito da Franco Angeli. La presentazione fa parte delle iniziative legate al progetto di ricerca "Prigionieri di guerra sull'isola dell'Asinara durante la prima guerra mondiale", condotto dal Centro studi sulla civiltà del mare e dall'Università degli studi di Sassari.
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