Lei è fresca del suo ventesimo compleanno, lui di anni ne ha 31 ma la sua voce sbarazzina lo ha reso l'idolo delle ragazzine.

Fin dalla loro prima esibizione martedì, Federica Carta e Shade hanno convinto chi era stato fin troppo "cattivo" con loro. "Dopo aver letto certi commenti io non volevo più cantare all'Ariston", ci rivela lui. E invece vederli insieme sul palco, così affiatati (e intonati, che non fa mai male in una competizione come Sanremo) ha fatto cambiare idea a più di un critico.

Il loro seguito, invece, dubbi non ne ha mai avuti. Il videoclip di "Senza farlo apposta" è stato visto da oltre 3,5 milioni di persone, a cui si aggiungono i quasi 2 milioni che l'hanno ascoltata su Spotify. È vero che parlano ai più giovani, ma perché questo dovrebbe essere un peccato originale? Anche i ragazzi hanno diritto ai loro beniamini.

Li abbiamo incontrati a Sanremo, reduci dal successo del duetto con Cristina D'Avena.

"Sono sarda sia da parte di mamma che di papà - ci racconta Federica -. Mio nonno paterno, in particolare, era di Bonorva. Sono molto legata alla Sardegna fin da quando ero piccola e finalmente, dopo che tante persone mi avevano chiesto di cantare nell'Isola, posso annunciare una data! A Nuoro, al centro commerciale Pratosardo, il 28 febbraio".

"Ho lottato per due anni ma ce l'ho fatta", aggiunge sorridente. "Quindi dovrò lottare due anni anche io? - la interrompe Shade -. A me non mettono mai firmacopie in Sardegna, io rompo sempre le p***e alla mia discografica, prima o poi ce la farò".

Federica, vieni spesso in Sardegna?

"Sì, fin da quando ero piccola torno a casa ogni anno e giro un po'. L'ultima volta sono stata a Porto Cervo, ma non è la mia zona preferita. Amo molto Budoni, Alghero. Ho tantissimi parenti in Sardegna, qualcosa come mille cugini di mio padre!".

Shade, anche tu a microfoni spenti ci hai rivelato di avere un legame con l'Isola...

"Ebbene sì, avevo una fidanzata a Decimomannu, che raggiungevo ogni tanto. Era una situazione un po' complicata perché io ero a Torino e lei a Decimo e non era molto facile. Però ho dei bellissimi ricordi di quella storia. Sono stato anche a Bosa Marina, Alghero, Villasimius... la Sardegna è tutta bella e tutta da scoprire".

Come è nata la vostra canzone?

Shade: "L'ho scritta io, ma all'inizio era completamente diversa. La base era spoglia, non c'era una grande esplosione nel ritornello come si sente adesso. L'avevo mandata a Federica per un parere, solo che queste cose con Federica non si possono fare perché poi ci prende la mano e vuole cantarla lei. Devo dire che l'ha migliorata molto con la sua voce, l'ha fatta sua dal punto di vista emotivo".

Federica: "È vero, mi sono innamorata della canzone e abbiamo deciso di comune accordo di cantarla insieme".

Pensate di bissare il successo di "Irraggiungibile"?

Federica: "Ci speriamo! In realtà avevamo paura di un confronto tra questo pezzo e 'Iraggiungibile' però non ci spaventa troppo. Per il momento sta andando benissimo e speriamo che prenda il suo posto".

Federica, sei la più giovane in gara. Pensi sia stato un problema per la troppa pressione?

"All'inizio la sentivo molto, ma forse essere così piccola mi aiuta a vivere le cose in modo più tranquillo. Non so gestire le mie ansie, questo lo sento, però vedo la realtà in modo più ingenuo e consapevole. Sul palco mi impegno molto: so quanto sia importante e so quanto entrambi teniamo a questo pezzo. Volevo che portassimo a casa la migliore performance possibile".

E il duetto con Cristina D'Avena?

Federica: "È stato stupendo: lei è meravigliosa, una donna e un'artista meravigliosa. Vito (Shade, ndr) la chiama 'Sua Maestà'! Si è messa in gioco, l'abbiamo fatta rappare... e l'ha fatto molto bene".

Shade: "Ha dimostrato di saper fare tutto. Le manca solo imparare a volare ed è a posto".

Qualche rimpianto?

Federica: "Forse dovevamo 'fregarcene' meno dei giudizi degli altri, questo sì, poi alla fine quando il pubblico ha ascoltato la canzone non abbiamo avuto dubbi sul fatto che avessimo fatto la scelta giusta".

Shade: "Spotify non mente: se una cosa non piace non viene ascoltata. Vedere che la gente l'ha fatta sua anche dopo la prima sera, per noi, è stata la vittoria più grande. Ha ragione Federica, avremmo dovuto 'fregarcene di meno' di chi ci stroncava in quel modo".

Angelica D'Errico

(Unioneonline)
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