Anche la Sardegna, sulla scorta di altre regioni considerate "virtuose", avvia il servizio di "immunoterapia passiva", ritenuto un significativo strumento per la lotta contro il coronavirus.

Si tratta della raccolta del plasma di soggetti risultati positivi al virus e poi guariti, che rappresenta, spiegano le autorità sanitarie, un "importante baluardo di difesa" nel trattamento delle infezioni da Covid.

"Grazie allo sforzo congiunto tra il Centro trasfusionale dell’ARNAS G. Brotzu- dove il plasma iperimmune verrà raccolto, qualificato, validato biologicamente, etichettato, congelato e stoccato - e le aziende sanitarie dell’ATS, la nostra Regione a partire dal mese di dicembre avrà a disposizione un’ulteriore arma a sostegno delle terapie che vengono utilizzate quotidianamente sui pazienti ricoverati nei presidi Covid. Una speranza in più che nasce dalla generosità dei tanti donatori di sangue", spiega una nota della Regione.

Prima della donazione di plasma iperimmune i candidati dovranno preventivamente essere valutati idonei alla donazione da parte del personale del Centro.

Per maggiori informazioni, conclude la nota della Regione, si può contattare il Centro Trasfusionale del Brotzu tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle ore 7.30 alle 14, al numero 070.59347.

(Unioneonline/l.f.)
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