Alcuni malati di Covid-19 continuano ad avere sintomi e disturbi cutanei, come eruzioni, rossori, gonfiori e bolle squamose, anche fino a 70 giorni dopo dalla guarigione.

A indicarlo l'analisi presentata dal Massuchussets General Hospital al congresso dell'Accademia europea di dermatologia.

I ricercatori hanno valutato quasi 1000 casi di pazienti con manifestazioni sulla pelle. Tra 224 casi sospetti e 90 confermati di 39 paesi, con informazioni sulla durata dei sintomi, si è visto che la durata media è stata di 12 giorni. Si tratta di eruzioni cutanee simili a quelle del morbillo e dell'orticaria, con una durata massima di 28 giorni.

Ci sono poi eruzioni con papule squamose e placche durate in media 20 giorni nei casi confermati, con uno addirittura fino a 70 giorni, e poi rossori e gonfiori a piedi e mani che sono durati 15 giorni nei casi sospetti, e 10 in quelli confermati. In due casi sono arrivati a durare oltre 130 giorni.

"I nostri risultati mostrano che c'è un sottogruppo di malati di Covid con sintomi cutanei durati molto tempo - spiega Esther Freeman, autrice dello studio - Si tratta di ulteriori dati sugli effetti a lungo termine di questa malattia. La pelle è una finestra visibile dell'infiammazione in atto nel corpo. Dobbiamo spingere i medici a chiedere ai malati di Covid di valutare anche qualsiasi sintomo cutaneo".

I ricercatori americani invitano i medici a inserire questi dati nel Registro internazionale per le manifestazioni cutanee da Covid da loro creato lo scorso aprile, in collaborazione con la Lega internazionale delle società di dermatologia e l'Accademia americana di dermatologia.

(Unioneonline/v.l.)
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