"Rivedere la politica del doppio tampone": è l'appello lanciato alla vigilia della riunione di oggi del Comitato tecnico scientifico, Cts, il Patto Trasversale per la Scienza (Pts), che conta oltre 400 aderenti fra scienziati, medici e società civile.

La richiesta, duqnue, è che venga rivista la politica del doppio tampone adottando, per capire quando lasciare l'isolamento, i criteri dell'Organizzazione mondiale della sanità.

In Italia, spiega l'organizzazione, un paziente "Covid-19" viene considerato contagioso fino a che, per due volte, il tampone dà esito negativo. Con conseguenze spesso "paradossali per la durata della quarantena".

Da tempo l'OMS ha abbandonato questo criterio, in base ad una crescente e ormai consolidata evidenza scientifica: il periodo di contagiosità, che inizia circa 48 ore prima della comparsa di sintomi, ha il suo picco nei primi giorni, per poi calare rapidamente e sostanzialmente annullarsi entro 10 giorni. Al contrario, la positività del tampone può restare tale per molte settimane.

Adottare, "sulla scia di quasi tutti gli altri Paesi, il criterio OMS - afferma il Patto trasversale per la scienza - avrebbe rilevanti e immediati vantaggi non solo per le persone coinvolte, ma anche per la sanità pubblica. Infatti, il timore di venire isolati senza un termine temporalmente definito costituisce un pericoloso incentivo al nascondimento dei propri sintomi per chi si ammala, oltre che all'utilizzo dell'app di tracciamento".

Per questo il Pts, si sottolinea in una nota, "fa proprio e rilancia l'appello al Presidente del Consiglio, al Ministro della Salute, al Presidente del Comitato Tecnico Scientifico e ai Presidenti delle Camere, creato da Guido Silvestri e dal team della rubrica Pillole di Ottimismo".

(Unioneonline/v.l.)
© Riproduzione riservata