Un bambino di 13 anni che ha finalmente un nuovo orecchio, ricostruito da zero grazie alla stampa 3D.

Ipotesi fantascientifica solo fino a qualche anno fa, ma oggi possibile grazie agli incredibili progressi della scienza e a un lavoro d'eccellenza compiuto da un team di chirurghi all'ospedale Meyer di Firenze.

Lapo (nome di fantasia) è un 13enne toscano, affetto da microtia, una malformazione congenita rara (colpisce 5 bambini su 10mila nati) che porta a un'assenza di sviluppo dell'orecchio esterno.

Nel suo caso la forma è bilaterale, e dunque lui è cresciuto senza orecchie.

Eppure, il chirurgo plastico del Meyer che lo ha operato ha potuto ricostruire l'orecchio a partire da una piccola porzione di cartilagini costali prelevate dal bambino dando loro la forma dell'orecchio grazie a modelli stampati in 3D.

In sala operatoria, dunque, accanto ai medici anche molti ingegneri.

L'operazione compiuta al Meyer è la prima in Italia che si avvale di questa tecnologia, ed ha visto la collaborazione del team di chirurghi del pediatrico fiorentino, guidati in sala dal dottor Flavio Facchini (specialista in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva) insieme alla dottoressa Alessandra Martin (Chirurgo Pediatra), chirurghi dell'equipe del professor Antonino Morabito, anestesisti e infermieri. In sala erano inoltre presenti alcuni ingegneri di T3Ddy, laboratorio sostenuto proprio dalla Fondazione Meyer e che ha l'obiettivo di introdurre tecnologie 3D altamente innovative nella pratica clinica.

CHIRUGIA E INGEGNERIA - L'intervento ha richiesto una lunga preparazione prima di arrivare in sala operatoria. Innanzitutto, la forma esatta delle cartilagini del bambino con le quali ricostruire l'orecchio è stata acquisita mediante tac. A quel punto, grazie ad un software di ultima generazione, ne è stata stampata in 3D una copia: da questo modello tridimensionale si è potuta vedere al millimetro la porzione di cartilagini da prelevare. Poi, per definire con la massima precisione possibile che forma avrebbe avuto un orecchio ''naturale'' del bambino, è stato preso a modello un orecchio della mamma del piccolo: grazie a scansioni 3D, il team ne ha riprodotto il modello tridimensionale.

L'orecchio è stato stampato in tutte le sue parti e, una volta in sala, è stato fondamentale per plasmare le cartilagini ottenendo un orecchio esteticamente uguale a quello vero.

IL FUTURO - Lapo, tra qualche mese, verrà sottoposto ad un secondo intervento per ricostruire con la stessa tecnica anche il secondo orecchio: ''Per un bambino con una malformazione che era così evidente, il recupero estetico acquista una grande valenza psicologica e sociale: lui non aveva problemi di udito ma la malformazione gli creava grande disagio'', racconta il dottor Facchini.

Adesso ci sono altri 6 bambini in attesa dello stesso intervento, e le prospettive sono molto incoraggianti.

(Unioneonline/v.l.)
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