Si celebra oggi anche in Sardegna la Giornata mondiale del diabete, iniziativa promossa dall'International diabetes foundation per informare e sensibilizzare i cittadini su tutti gli aspetti di una malattia cronica che nell'Isola colpisce molto più duro rispetto al resto del Paese.

Un compito più che mai importante anche alla luce degli ultimi dati sulla diffusione del diabete, che oggi nel Paese interessa almeno 4 milioni di persone, e 80mila nell'Isola.

I numeri sardi sono preoccupanti quanto eterogenei: l'Isola può infatti vantare il poco onorevole record di regione con il più alto numero annuale di nuovi casi di diabete di tipo 1 (quello infantile), con oltre 50 casi per 100.000 abitanti (nella fascia d'età 0-30 anni), mentre nel resto d'Italia i nuovi casi annuali si fermano a 6-7. Di contro, la prevalenza dell'obesità infantile (tra i più pericolosi fattori di rischio) è inferiore alla media nazionale, mentre se analizziamo i tassi di ospedalizzazione dei pazienti notiamo percentuali più alte che in Italia sui casi di diabete controllato, ma più basse se si prendono in considerazione i ricoveri dovuti solo a complicanze.

A preoccupare i medici sono poi i malati che non sanno di esserlo, perché per ogni tre casi di diabete conclamato ce n'è uno inconsapevole. Ed ecco l'importanza di giornate, quale quella odierna, volte a sensibilizzare e informare i cittadini sul tema.
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