Si chiude l'alleanza tra Partito Democratico, Progressisti, Futuro Comune, Articolo Uno-Mdp, Italia in Comune per Porto Torres, È Viva e Progetto Turritano, lo schieramento di centrosinistra che si presenta alle comunali in programma il prossimo autunno.

"Su questo patto si fonda la nostra coalizione - affermano i rappresentanti del gruppo politico - che resta aperta a tutte le forze sociali e politiche di ispirazione civica e autonomista, che con noi vogliono concorrere a costruire una 'città nuova', promuovendo una classe dirigente all'altezza della sfida che vogliamo lanciare e che traghetti, finalmente, Porto Torres nel futuro". Le forze politiche turritane, democratiche, riformiste, progressiste e civiche hanno ripreso da tempo in modo più frequente gli incontri che condurranno la comunità verso il rinnovo dell'amministrazione comunale. Un percorso che certamente non risulta facile, sia per gli effetti e le limitazioni ancora presenti, figli della pandemia mondiale che ha colpito tutti, sia per alcuni dati oggettivi, che non pochi dubbi instillano nei partiti e nei movimenti che scenderanno in campo per la prossima contesa elettorale, tra cui la data delle elezioni.

"Tutte le forze politiche della città, sicuramente quelle più lontane dal populismo e superficialità, hanno il dovere di ricercare una sintesi che possa dare certezza ai cittadini, mettendo da parte vecchie ruggini che da sempre rallentano gli ingranaggi amministrativi - aggiungono i rappresentanti del centrosinistra - provando ad aprire un dibattito, almeno su quattro o cinque punti che vengano salvaguardati da tutti, così da poter lavorare insieme verso una sola direzione, con un patto di reciproca correttezza, che faccia comprendere alla nostra comunità che, indipendentemente dall'esito delle urne, verranno tutelati".

Al centro dei programmi temi cruciali come lo sviluppo portuale, culturale, sia formativo che di salvaguardia e potenziamento del patrimonio archeologico, "così come un ripensamento delle attività industriali, dovranno essere programmati verso modelli ecosostenibili", aggiungono "e non possiamo trascurare il dibattito politico territoriale sulla città metropolitana".
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