Una guerriglia parlamentare, fatta di "arzigogolate tattiche" e "settimane di dibattito". Così Matteo Renzi annuncia di voler proseguire la battaglia relativa all'idea di inserire il lodo Conte bis sulla prescrizione nel Milleproproghe.

Minacce in realtà spuntate, secondo gli alleati, se è vero che Italia viva al dunque voterà la fiducia al governo. Tanto che Nicola Zingaretti già volta pagina e dice che sulla prescrizione si è raggiunto un "buon punto di arrivo": ora il governo deve avviare una nuova fase senza "picconate", ripete.

Lo schema concordato dal ministro Alfonso Bonafede con i Dem prevede la presentazione, probabilmente già oggi, di un emendamento al decreto Milleproroghe per sospendere per circa un mese la legge Bonafede e intanto modificarla con il cosiddetto "lodo Conte bis", che rende definitivo il blocco della prescrizione solo dopo una doppia condanna. Non appena la norma sarà votata in commissione, probabilmente domani, si riunirà il Consiglio dei ministri per approvare la riforma del processo penale, che mira a ridurre i tempi dei processi.

Attendere l'approvazione dell'emendamento serve ad accertarsi che il percorso per "blindare" il lodo sulla prescrizione funzioni. Ma secondo Italia viva il piano salterà e perché, come denuncia Forza Italia con Enrico Costa, l'emendamento rischia di non essere ammissibile: il decreto Milleproroghe dovrebbe contenere solo proroghe e non la modifica di una norma penale.

"Sarebbe uno scandalo", denuncia da Italia Viva Ettore Rosato, che ha già chiarito come il partito voterà solo l'emendamento Annibali, per far slittare la riforma della prescrizione, e "contrasterà qualsiasi forzatura istituzionale".

Cinque stelle e Dem si mostrano però ottimisti: gli uffici legislativi di via Arenula stanno limando la norma perché passi ogni vaglio.

Se l'emendamento non passasse, il "lodo Conte bis" potrebbe essere inserito nella riforma del processo penale o affidato a un percorso del tutto parlamentare (in commissione alla Camera si stanno discutendo le proposte di FI e Leu sulla prescrizione). Ma i tempi si allungherebbero, prolungando uno scontro politico che anche il premier Conte auspicherebbe di archiviare al più presto. Anche i Dem spingono per chiudere la partita al più presto: la norma nel Milleproroghe sarebbe blindata con la fiducia alla Camera e al Senato. Iv protesterebbe, magari diserterebbe il Consiglio dei ministri sulla riforma del processo penale, ma poi si andrebbe avanti.

(Unioneonline/v.l.)
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