La Commissione Affari costituzionali del Senato ha dato il via libera a un emendamento alla riforma costituzionale che permeterà di entrare a Palazzo Madama appena compiuti 25 anni e di votare appena si diventa maggiorenni: 18 anni.

Attualmente, per votare al Senato occorre aver compiuto 25 anni mentre per essere candidati l'età minima richiesta è di 40 anni. Dunque si equiparerebbero i requisiti fra Camera e Senato.

"Si tratta di una riforma epocale. Si supera la paradossale e ormai anacronistica esistenza di un ramo del Parlamento dotato degli stessi poteri dell'altro ma non eletto a suffragio universale. Il provvedimento andrà al più presto in aula", ha detto il primo firmatario Dario Parrini (Pd).

"La Commissione Affari costituzionali al Senato ha appena approvato il ddl per modificare l'età per votare per la Camera alta, che passa da 25 anni a 18, e quella per candidarsi, che scende da 40 a 25. Rispettiamo gli impegni presi, avanti con il cronoprogramma delle riforme!", ha scritto su Twitter il ministro per i Rapporti con il Parlamento e le Riforme Federico D'Incà.

(Unioneonline/F)
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