Era una diffida per messa in mora quella che Massimo Proto, ordinario di diritto privato e componente del Comitato per l'insularità, ha consegnato oggi a Cagliari al premier Giuseppe Conte.

Il documento si riferisce alla mancata adozione di un atto dovuto, ossia quello che "riconosce gli svantaggi naturali e geografici permanenti specifici della condizione di insularità". L'atto intima al Governo di adottare "tutte le azioni nei confronti della Commissione europea per la violazione dell’articolo (il 174 TFUE, ndr), fermo restando l'obbligo della Repubblica Italiana di individuare le specifiche misure di compensazione degli svantaggi, obbligo che non risulta pienamente adempiuto".

"Le isole d’Europa - spiegano Roberto Frongia e Maria Antonietta Mongiu, vertici del Comitato - non comprese in quelle ultraperiferiche hanno diritto finalmente a veder riconosciuta la loro situazione di svantaggio strutturale con l’applicazione dell’art. 174 del TFUE. L’ultraperificità non attiene infatti soltanto le distanze chilometriche ma qualcosa di più profondo e strutturale derivante dalle differenti condizioni storiche di partenza, nel passato e oggi".

(Unioneonline/s.s.)
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