Scontro nel governo per il "Decreto Crescita", che dovrebbe contenere la norma "Salva Roma" per risanare il bilancio del Campidoglio a guida pentastellata.

Un provvedimento sostenuto dal Movimento 5 Stelle, ma avversato invece dalla Lega e che sta creando nuove tensioni nella maggioranza.

Tanto che nell'ultimo Consiglio dei Ministri Luigi Di Maio è arrivato in ritardo, dopo voci di una sua iniziale intenzione di non partecipare per via di un "impegno televisivo".

Il leader della Lega Matteo Salvini vorrebbe far inserire norme "a beneficio di tutti i Comuni" e non solo a favore di Roma.

Il Movimento, invece, sostiene che si tratta, più che di un salva-Roma, di una norma che non riguarda direttamente l'amministrazione Raggi ma che a costo zero permetterebbe allo Stato di risparmiare sugli interessi del debito della Capitale.

Dal canto proprio, il ministro delle Finanze Giovanni Tria avrebbe spiegato che un eventuale provvedimento sarebbe "a costo zero" e non comporterebbe "nessun onere per lo Stato".

Un tira e molla che arriva in un momento già incandescente per l'esecutivo giallo-verde, scosso dal caso Siri, con il M5S che continua a sollecitare le dimissioni del sottosegretario del Carroccio coinvolto in un'inchiesta che ipotizza il reato di "corruzione".

(Unioneonline/l.f.)
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