Contesta Matteo Salvini e finisce in commissariato.

La vicenda è accaduta a una 59enne romana, Eleonora: mentre il vicepremier entrava alla Lumsa per un convegno, la donna, di passaggio, non ha resistito alla tentazione di fischiarlo "come fanno i pastori", ha raccontato, urlandogli "Buffone".

La cosa sarebbe finita lì, ma un gruppo di agenti l'ha avvicinata, fermata e le ha chiesto i documenti.

"Io ho risposto che non li avevo".

A quel punto è stata caricata sulla volante e portata al commissariato di zona. E, dopo un'ora, si è beccata una denuncia, per non aver voluto fornire le sue generalità.

"Prima le identificazioni alla manifestazione di sabato - commenta Giuseppe Civati, il fondatore di Possibile - con schedature dal sapore intimidatorio, ora lo stop alla contestazione. Quello che è accaduto a Eleonora, portata in commissariato dopo aver gridato 'buffone' a Salvini, è da Stato di polizia. Il dissenso deve essere accettato, altrimenti siamo alla sospensione della democrazia''.

(Unioneonline/D)
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