Vladimir Putin ha personalmente autorizzato le operazioni per denigrare la campagna elettorale di Joe Biden e sostenere la rielezione alla Casa Bianca di Donald Trump. E ha anche seminato sfiducia nel processo elettorale per esacerbare le tensioni sociali e politiche negli Stati Uniti.

Sono le conclusioni a cui è giunto un rapporto dell'intelligence Usa. Anche Teheran secondo gli 007 condusse una prolungata campagna per minare la riconferma del nemico Trump ma senza mai promuovere direttamente il suo rivale. Le manovre iraniane furono approvate dal leader supremo, l'ayatollah Ali Kamenei, coinvolgendo le agenzie di intelligence e l'esercito.

Pure la Cina valutò di interferire nelle elezioni Usa ma alla fine scelse di non farlo, ritenendo che le operazioni sarebbero fallite e molto probabilmente avrebbero avuto un effetto boomerang.

Nessuna potenza straniera, tuttavia, è riuscita a penetrare nei sistemi di voto, a differenza di quanto successo nel 2016.

L'accusa più esplosiva ed imbarazzante è quella contro Putin, che avrebbe supervisionato gli sforzi per condizionare la campagna elettorale, anche ricorrendo a persone vicine agli 007 russi, come il deputato ucraino Andriy Derkach, legato all'intelligence di Mosca e già sanzionato dagli Usa in settembre. O influenzando persone vicine a Trump. Persone non indicate ma il rapporto sembra riferirsi al lavoro oscuro di Rudy Giuliani, l'ex avvocato del presidente che gestì le trame "ucraine" contro Biden, gettando sospetti di corruzione sul candidato democratico .

Il rapporto sconfessa su tutta la linea l'ex presidente, che aveva negato aiuti russi, accusato la Cina di sostenere Biden e ammonito che il pericolo più grande erano le frodi elettorali alimentate dagli avversari stranieri. "L'ultima persona che la Russia vuole vedere in carica è Donald Trump", disse il tycoon lo scorso agosto. Invece il Cremlino tifava e lavorava per lui, grato per i silenzi sui diritti umani, per le sanzioni di facciata, per la ritirata americana dagli scacchieri caldi del mondo. Il rapporto smentisce anche le sue accuse di corruzione contro i Biden, inserendole nella campagna per gettare fango sul candidato dem.

(Unioneonline/L)
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