Un'immagine mai vista dell'America è quella che nella tarda serata italiana ci hanno restituito video e foto di quanto accaduto nella sede del congresso a Washington, dove un nutrito gruppo di sostenitori di Donald Trump ha fatto irruzione. Il bilancio di queste ore parla di quattro morti, 13 feriti, 52 arresti (numero destinato a salire nel corso della giornata) a seguito degli scontri con la polizia che neanche il coprifuoco ordinato dal sindaco Muriel Bowser è riuscito a interrompere.

In aula intanto Camera e Senato sono tornati a riunirsi per esaminare e contare i certificati dei voti del collegio elettorale. Il presidente Mike Pence chiama gli Stati uno alla volta. La prima contestazione sugli esiti delle urne, quella sull'Arizona - dove ha vinto Joe Biden -, è stata respinta con 93 voti. E fuori le proteste proseguono.

La folla si è scatenata poco dopo un discorso tenuto da Trump, prima delle 16 (ora locale), QUI IL VIDEO. Centinaia di suoi sostenitori si sono diretti a Capitol Hill: quando sono arrivati hanno prima improvvisato un sit-in fuori dall'edificio, poi hanno fatto irruzione. Debole la risposta della polizia, e questa è stata una prima nota critica e di polemica, infine gli agenti sono arrivati in massa e si è scatenato il caos.

Sono stati esplosi anche dei colpi di arma da fuoco che hanno lasciato a terra quattro morti "per emergenze e complicazioni mediche", si legge in una nota delle autorità. Una delle vittime si chiama Ashli Babbit, era una veterana dell'Aeronautica, titolare di un'attività a San Diego.

Altri interventi si sono registrati vicino ai quartieri generali del partito repubblicano e democratico in centro a Washington con il ritrovamento di due bombe artigianali, poi disinnescati dall'Fbi.

Da tutto il mondo sono arrivate dure reazioni alla violenza con accuse al comportamento di Trump.

A Washington il coprifuoco è stato esteso fino al 21 gennaio, ossia il giorno successivo al giuramento di Joe Biden come nuovo presidente degli Usa.

Tutti gli occhi ora sono ora puntati su Trump, sempre più isolato dopo che il suo account è stato temporaneamente bloccato da Twitter, Facebook, Youtube e Instagram per le sue minacce e le sue accuse sul voto.

Aria di dimissioni nel suo governo, a partire dal suo consigliere per la sicurezza nazionale Robert O' Brien, dopo quelle già presentate dal suo vice Matt Pottinger e da Stephanie Grisham, portavoce e chief of staff della first lady Melania. Gira ora l'ipotesi di rimuoverlo con l'impeachment o, più facilmente e velocemente, invocando il 25esimo emendamento. Intanto sembra che il commander in chief sia stato tagliato fuori dalla catena di comando: a dispiegare la guardia nazionale è stato Pence, non Trump. A censurarlo anche un coro di ex presidenti: Barack Obama, Bill Clinton, Jimmy Carter e George W. Bush, che ha evocato la "Repubblica delle banane".

LA CRONACA:

Ore 11 - "Il Congresso americano ha certificato la vittoria elettorale di Joe Biden. Non vediamo l'ora di lavorare assieme al Presidente Biden e alla Vice Presidente Kamala Harris per promuovere insieme un'agenda globale di crescita, sostenibilità e inclusione". Lo scrive su Twitter il premier Giuseppe Conte in un messaggio in italiano e in inglese, accompagnato da una foto che ritrae Biden ed Harris.

Ore 10.10 - "È la fine del piu' grande mandato presidenziale della storia, ma è solo l'inizio della nostra lotta per fare l'America di nuovo grande": lo afferma Donald Trump in una dichiarazione diffusa dalla Casa Bianca. "Ho sempre detto che continueremo la nostra lotta per assicurare che solo i voti legali contino", ha poi aggiunto. "Anche se sono totalmente in disaccordo con il risultato delle elezioni ci sarà una transizione ordinata verso il 20 gennaio", giorno del giuramento e dell'insediamento di Joe Biden alla Casa Bianca, la conclusione.

Ore 9.50 - Il Congresso ha proclamato Joe Biden e Kamala Harris presidente e vicepresidente degli Stati Uniti al termine della seduta del Congresso a camere riunite per certificare i voti del collegio elettorale, vinto dal ticket dem con 306 voti contro i 232 di quello repubblicano. Il parlamento ha respinto alcune contestazione avanzate da esponenti repubblicani dopo che la seduta era stata interrotta per l'assalto dei manifestanti pro Trump a Capitol Hill. Biden e Harris giureranno il 20 gennaio.

Ore 9.22 - Joe Biden entra in Aula accolto da un applauso.

Ore 9 - Il Congresso ha respinto anche la seconda contestazione repubblicana sui voti del collegio elettorale, quella riguardante la Pennsylvania. Ora si riunirà in seduta congiunta per completare la certificazione della vittoria di Joe Biden.

Ore 7.50 - Il vice consigliere per la sicurezza nazionale, Matt Pottinger, si è dimesso. Lo riferisce la Cnn.

Ore 7.30 - Alexandria Ocasio-Cortez, la deputata star dei democratici, vorrebbe procedere con l'impeachment di Donald Trump per gli scontri in Congresso. Ilham Omar, altra deputata liberal parte dello Squad (il quartetto che include anche Rashida Tlaib e Ayanna Pressley), ha annunciato di essere già al lavoro per la stesura degli articoli per l'impeahchment.

Ore 7.05 - L'Fbi sta assistendo la polizia di Washington nell'identificare coloro che "hanno istigato violenza". Una linea telefonica dedicata è a disposizione per chi avesse informazioni, foto e video. Il fatto che molti dei manifestanti non indossavano la mascherina potrebbe facilitare il compito dell'identificazione.

(Unioneonline/s.s.)

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LA CRONACA DEGLI SCONTRI

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La provocazione di Trump

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Il discorso di Biden:

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L'assalto:

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LA FOTOGALLERY:

Schierata la Guardia nazionale
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La polizia
La polizia
La polizia
Assalto dei sostenitori di Trump al Congresso
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Un'azione senza precedenti
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La folla ha fatto irruzione a Capitol Hill
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Tra loro a quanto pare anche persone armate
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Trump ha cercato di riportare la calma
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La polizia ha usato lacrimogeni
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Un sostenitore di Trump alla scrivania della speaker della Camera Nancy Pelosi
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Con i piedi sul tavolo
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(Tutte le foto sono Ansa)
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