Il lockdown nazionale bis anti-coronavirus, imposto in Inghilterra dai primi di novembre per contrastare la seconda ondata di contagi, scadrà come previsto il 2 dicembre, ma sarà sostituito da uno schema complessivamente rafforzato di restrizioni parziali locali - graduate territorio per territorio a seconda dei dati - rispetto al periodo precedente.

Ci sarà dunque un alleggerimento dello scenario, con l'ok alla riapertura di negozi non essenziali e palestre (se garantito il distanziamento fra le persone e l'uso obbligato della mascherina al chiuso), oltre che di ristoranti e pub: questi ultimi con ripristino del coprifuoco alle 22 in vigore a ottobre come orario limite per le ultime ordinazioni, ma con diritto a rinviare la chiusura alle 23 per consentire agli avventori di consumare ciò che si sia già ordinato.

Le nuove norme accompagneranno il Regno fino al periodo di Natale: periodo per il quale il governo Johnson ha concordato ieri con quelli locali di Scozia, Galles e Irlanda del Nord uno schema ad hoc valido per l'intero Regno Unito che dovrebbe prevedere un ulteriore rilassamento limitato a 5 giorni festivi in cui i contatti familiari torneranno a essere autorizzati fra nuclei non conviventi. Sebbene con un tetto massimo di persone e la precisazione di vari ministri che comunque "non sarà un Natale del tutto normale".

Intanto, per mercoledì, è atteso anche un aggiornamento di bilancio in Parlamento da parte del cancelliere dello Scacchiere, Rishi Sunak, che secondo i media annuncerà altri 3 miliardi di sterline di finanziamenti pubblici straordinari per il servizio sanitario nazionale (Nhs). Un annuncio accompagnato peraltro dall'avvertimento che i sussidi governativi a pioggia sull'economia non potranno continuare a tempo indefinito, che un effetto "shock" prolungato dei contraccolpi della pandemia sul business e l'occupazione è da ritenersi inevitabile e che vi potranno essere più avanti interventi sulla leva della tasse per sostenere il gettito fiscale.

(Unioneonline/F)
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