In allarme per i sondaggi che lo danno indietro a Joe Biden non solo a livello nazionale ma anche nei singoli stati chiave, Donald Trump ha convocato alla Casa Bianca i suoi strateghi elettorali.

Presente alla riunione, oltre al manager della campagna per la rielezione, Brad Parscale, anche il presidente del comitato nazionale repubblicano, Ronna McDaniel, con cui il tycoon ha discusso strategie di attacco nei confronti del candidato democratico.

In particolare, Trump intende mettere in risalto i successi della sua presidenza in favore della comunità afroamericana, verso cui secondo Barack Obama il candidato dem Biden ha un enorme vantaggio in termini di consensi.

Negli ultimi giorni Trump, nel mezzo di una serie di messaggi di tweet durissimi contro la "feccia di teppisti" che saccheggia le città durante le proteste, ha rivendicato di essere stato il presidente che ha fatto di più, dopo Abraham Lincoln, per gli afroamericani, riferendosi alla riduzione della disoccupazione prima che la crisi del coronavirus la facesse risalire a percentuali da Grande Depressione.

Nei giorni scorsi, un sondaggio della Monmouth University ha indicato che Biden al momento ha un vantaggio di 11 punti su Trump a livello nazionale. Ma il sondaggio più allarmante per i repubblicani arriva, ancora una volta, dall'emittente "amica" Fox News che dà Trump in svantaggio in Ohio, Wisconsin e Arizona, tre stati vinti dal presidente nel 2016 e che sono cruciali per la sua rielezione. Il sondaggio più clamoroso arriva dal Texas, la storica roccaforte repubblicana dove Trump sarebbe costretto ad un testa a testa con Biden. Secondo un sondaggio della Quinnipiac University, Trump sarebbe infatti al 44%, grazie al voto soprattutto di uomini, bianchi ed over 50, con Biden al 43% - un risultato quindi "too close to call" secondo i sondaggisti - con il sostegno di donne, afroamericani, ispanici e giovani.

(Unioneonline/v.l.)
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