Scontri a Gerusalemme per la morte di Yihad Elkhalak, un palestinese di 32 anni autistico ucciso in Città Vecchia a Gerusalemme dalla polizia nel sospetto che portasse un'arma che invece non aveva.

Non appena la notizia si è diffusa, la tensione è salita in un attimo: due manifestazioni con lo slogan "Morte in strada, giustizia per Elkhalak" si sono svolte a Gerusalemme e a Tel Aviv.

La vicenda ha alimentato la tensione crescente da parte palestinese per l'annunciata intenzione di Israele di estendere a luglio la propria sovranità, sulla scia del piano di pace di Donald Trump, agli insediamenti ebraici in Cisgiordania e alla Valle del Giordano.

"Siamo dispiaciuti per l'incidente in cui Elkhalak è stato ucciso e condividiamo il dolore della famiglia", ha ammesso oggi il ministro della Difesa (e futuro premier) Benny Gantz in apertura della consueta riunione domenicale di governo a Gerusalemme.

"Sono sicuro - ha aggiunto - che l'indagine sull'accaduto si concluderà rapidamente e con risultati". Uno dei due agenti ritenuti responsabili dell'uccisione è agli arresti domiciliari, mentre l'altro, il suo diretto superiore, è stato rilasciato ma con limitazioni agli spostamenti.

Hanna Ashrawi dell'Olp ha denunciato che "l'escalation di crimini e violazioni di Israele coincide con i passi concreti sul terreno in preparazione della formale annessione" di parti della Cisgiordania.

Hamas da Gaza ha sottolineato che "l'esecuzione di un palestinese disabile rivela il sadismo della leadership israeliana. Questi crimini sono benzina per la rivoluzione del popolo palestinese che non fermerà la propria lotta fino al ritiro dell'occupante. La risposta del nostro popolo, ogni volta, sarà quella di continuare la resistenza e l'intifada".

(Unioneonline/D)
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