Donald Trump minaccia la sospensione definitiva dei fondi all'Oms e l'uscita degli Stati Uniti dall'organizzazione se non si impegnerà "a importanti miglioramenti sostanziali" entro 30 giorni.

È quanto si legge in una lettera di 4 pagine che Trump ha inviato al direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, e che ha condiviso sul suo account twitter.

Il 14 aprile scorso, esordisce Trump nella missiva articolata in 14 punti, "ho sospeso i contributi degli Stati Uniti" all'Organizzazione, accusata di aver fallito nella risposta alla pandemia di coronavirus. Ed è già alla quinta riga che il presidente americano denuncia "l'allarmante assenza di indipendenza" dell'Oms dalla Cina.

Trump denuncia, quindi, "i ripetuti passi falsi" dell'Oms e del suo direttore generale nella risposta alla pandemia, che "sono stati estremamente costosi per il mondo", e le dichiarazioni dell'Organizzazione, "inaccurate o fuorvianti".

Quindi lancia un ultimatum e avverte che gli Stati Uniti potrebbero rendere permanente il congelamento temporaneo dei fondi e riconsiderare la loro adesione se entro 30 giorni non ci saranno miglioramenti: "L'unico modo di procedere per l'Oms è se può dimostrare indipendenza dalla Cina".

Le discussioni sulla riforma dell'organizzazione sono già iniziate, ma "un'azione è necessaria con urgenza - ha esortato Trump - Non abbiamo tempo da perdere. Non posso permettere che i dollari dei contribuenti americani continuino a finanziare un'organizzazione che, allo stato attuale, chiaramente non sta servendo gli interessi americani".

La lettera inviata dal presidente Usa Donald Trump all'Oms "inganna l'opinione pubblica e infanga la Cina" è stata l'immediata risposta del portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian.

(Unioneonline/v.l.)
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