Un ragazzo di 22 anni, detenuto nello stesso carcere di Patrick George Zaky, è morto. A darne notizia la rete degli attivisti per la liberazione dello studente dell'Università di Bologna.

Il giovane si chiamava Shady Habbash, era in galera da più di due anni perché aveva fatto un video satirico in cui prendeva in giro il presidente egiziano Al Sisi.

"Nel bel mezzo di una pandemia globale - dice Amr, amico di Zaky e uno dei promotori della rete degli attivisti - Shady ha trascorso tutta la notte urlando aiuto nella sua cella. È stato ucciso quando lo hanno costretto a trascorrere i suoi vent'anni in una sporca cella di prigione perché ha diretto un video, è stato ucciso quando lo hanno lasciato urlare di dolore senza alcun aiuto medico ed è stato ucciso quando tutto il mondo è rimasto in silenzio davanti a migliaia di egiziani rapiti, torturati e trattenuti senza motivi e non hanno fatto nulla al riguardo".

Quanto a Patrick Zaky, è ancora detenuto. L'ultima volta che i familiari lo hanno visto è stato il 9 marzo, prima che anche in Egitto scattasse il lockdown.

"Cosa stiamo aspettando per fare qualcosa? - è l'appello degli amici -. Vogliamo aspettare che sia troppo tardi, come per Shady e per Giulio Regeni?".

La causa della morte del giovane al momento non è chiara, scrive il sito del New York Times, ricordando che il ragazzo era stato incarcerato nel 2018 dopo aver diretto un video musicale di un

artista in esilio, Ramy Essam. Nella produzione il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi veniva irriso chiamandolo "dattero" e il giovane era stato arrestato dopo che il video si era diffuso ampiamente sui social

media, ha ricordato il suo avvocato, Ahmed el-Khawaga.

Anche l'autore della canzone, Galal el-Behairy era stato arrestato e condannato nell'agosto 2018 da un tribunale militare a tre anni di reclusione, così come l'uomo che aveva aperto la pagina Facebook del musicista Ramy.

(Unioneonline/L)
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