L'Aeronautica militare in azione per riportare a casa i 67 italiani bloccati a Wuahn per l'epidemia di coronavirus.

I connazionali arriveranno lunedì mattina a Roma e saranno sottoposti a stretti controlli, anche se nessuno risulta contagiato.

Sempre lunedì dovrebbe iniziare il ponte aereo per rimpatriare i cittadini cinesi rimasti in Italia dopo lo stop ai voli provenienti dal Paese asiatico, misura drastica presa dal governo dopo l'allerta internazionale lanciata dalle autorità sanitarie.

Intanto, all'ospedale Spallanzani della Capitale prosegue il monitoraggio dei 13 casi sospetti ricoverati, mentre altrettante persone sono state dimesse.

In Cina, invece, prosegue il computo di vittime e contagiati. I morti per il coronavirus hanno superato quota 300, mentre i casi conclamati sono oltre 14.300.

Emergenza nell'emergenza, le autorità sanitarie di Pechino sono alle prese con un focolaio di un altro virus, l'H5N1, quello dell'aviaria, nella provincia centrale dell'Hunan.

A scopo preventivo, dunque, sono stati abbattuti circa 20mila polli.

Una situazione che sta causando il progressivo isolamento della Cina dalla comunità internazionale, con contraccolpi pesantissimi sull'economia del colosso asiatico.

(Unioneonline/l.f.)
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