Tensione a Baghdad, in Iraq, dove migliaia di manifestanti hanno assaltato l'ambasciata Usa dopo i raid statunitensi contro le milizie sciite filo-iraniane. "Morte all'America", recitavano alcuni slogan: un primo bilancio parla di oltre cinquanta feriti.

Il primo ministro iracheno, Adel Abdul-Mahdi, ha invitato i dimostranti a lasciare subito i dintorni della struttura e proclamato tre giorni di lutto nazionale per i miliziani deceduti nei raid americani.

"L'Iran ha ucciso un contractor, ferendone molti altri - ha commentato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump su Twitter -. Noi abbiamo risposto duramente e lo faremo sempre. Ci aspettiamo che l'Iraq impieghi le sue forze per proteggere l'ambasciata, l'attacco è stato orchestrato dall'Iran".

Durante l'assalto una delle torrette di guardia e parte delle mura esterne della sede diplomatica sono state date alle fiamme. E sulla recinzione sono state issate bandiere di Kataib Hezbollah (brigate sciite irachene sostenute dall'Iran).

Gli incidenti rischiano di essere i primi di una lunga serie.

(Unioneonline/M)
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