Stop alla vendita di armi per fermare la guerra in Libia.

L'invito è arrivato dal segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, che ha chiesto a tutti i Paesi di mettere in atto un embargo sulle armi nei confronti del Paese nordafricano, dove continuano a combattere le forze fedeli al premier Fayez al Sarraj e quelle dei miliziani di Khalifa Haftar.

Guterres ha espresso inoltre "profonda preoccupazione" per l'arrivo di armi anche dal mare, facendo riferimento a una risoluzione dell'Unione europea dello scorso giugno che autorizzava le autorità marittime di Bruxelles a imporre un embargo a Tripoli.

"Nel mese di marzo i Paesi dell'Unione europea hanno esteso il mandato della missione navale ma hanno preso la singolare iniziativa di limitare le operazioni rifiutando di consentire il dispiegamento di unità navali", ha detto il segretario dell'Onu.

Intanto proseguono i combattimenti vicino a Tripoli, dove il numero degli sfollati - secondo quanto reso noto dall'Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari - è salito a 75mila.

Tra questi quasi la metà sarebbero bambini.

A causa dei bombardamenti aerei, che colpiscono anche aree residenziali, il numero di vittime civili del conflitto è in continuo aumento.

(Unioneonline/F)
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