Tra le accuse al narcotrafficante messicano Joaquin "El Chapo" Guzman, sotto processo a New York, anche quella di aver drogato e violentato diverse ragazze, soprattutto minorenni.

A rivelarlo sono le carte che citano i racconti di uno dei testimoni utilizzati nel procedimento.

Un socio di lunga data del 61enne di La Tuna, Alex Cifuentes, ha raccontato alle autorità statunitensi di una donna che inviava foto di ragazze al capo del cartello di Sinaloa, in modo che lui potesse scegliere la sua vittima con calma. Il "servizio" costava 5mila dollari cadauna.

Secondo il testimone, "il signore della droga" avrebbe usato questo sistema in almeno 3 o 4 occasioni, anche con vittime molto giovani, a volte tra i 13 e i 15 anni. El Chapo avrebbe stordito le ragazze con la cocaina per poi abusare di loro.

"Joaquin (Guzman) nega queste affermazioni, prive di qualsiasi conferma e che sono state considerate troppo inaffidabili per essere esaminate durante il processo", replica in un comunicato stampa l'avvocato di El Chapo, Eduardo Balarezo. Aggiungendo: "È un peccato che tali documenti siano resi pubblici appena prima che la giuria debba prendere la sua decisione".

Cifuentes, 50 anni, è stato arrestato in Messico nel 2013 e poi portato negli Stati Uniti. Imprigionato, collabora con la giustizia americana per ottenere una clemenza dalla sua condanna. El Chapo, di fronte a 10 accuse di traffico di droga, possesso di armi e riciclaggio di denaro, rischia l'ergastolo, in caso di condanna.

È accusato di aver supervisionato l'esportazione di oltre 155 tonnellate di cocaina negli Stati Uniti tra il 1989 e il 2014.

(Unioneonline/M)
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