Venezuela, Guaidó si proclama presidente. Usa, Canada e altri Paesi lo riconoscono
La risposta di Maduro: "I diplomatici degli Stati Uniti hanno 72 ore per lasciare il Paese""Giuro di assumere formalmente le competenze dell'esecutivo nazionale come presidente incaricato del Venezuela per arrivare alla fine dell'usurpazione, ad un governo di transizione e indire libere elezioni".
Così Juan Guaidó, pronunciando il suo giuramento in piazza Juan Pablo II a Caracas - davanti a migliaia di persone che partecipano alla manifestazione contro il governo di Nicolas Maduro - si è autoproclamato presidente del Paese.
Maduro si era insediato due settimane fa per un secondo mandato, ma l'opposizione e diversi Paesi lo ritenevano illegittimo, non avendo riconosciuto i risultati delle elezioni. Fra questi gli Usa di Donald Trump, che in serata ha ribadito il concetto: "Oggi riconosco ufficialmente il presidente dell'Assemblea nazionale venezuelano, Juan Gauidó, come presidente ad interim del Venezuela. In questo ruolo come legittimo ramo del governo eletto dal popolo venezuelano, l'Assemblea nazionale ha invocato la costituzione del Paese per dichiarare illegittimo Nicolas Maduro e dunque il suo incarico vacante".
Il tycoon ha poi invitato tutte le capitali occidentali a seguire il suo esempio. E il primo a farlo è stato il Canada che si è dichiarato pronto a riconoscere subito Guaidó presidente del Venezuela. Anche il Brasile, la Colombia, l'Argentina, il Perù, l'Ecuardor, il Costa Rica, il Cile e il Paraguay hanno riconosciuto il presidente autoproclamato.
Il Messico, invece, ha annunciato di riconoscere il governo del presidente Maduro e non quello dell'autoproclamato Guaidó.
L'ATTACCO DI MADURO AGLI USA - La risposta di Maduro non è però tardata: "Siamo la maggioranza, siamo il popolo di Hugo Chavez - ha detto ai suoi sostenitori accorsi davanti al palazzo presidenziale di Caracas -. Siamo in questo palazzo per volontà popolare, solo la gente ci può portare via".
Poi l'attacco agli Stati Uniti: "Concedo 72 ore ai diplomatici degli Stati Uniti perché lascino il Paese. Dispongo di interrompere le relazioni diplomatiche e commerciali con il governo imperialista di Washington. Ci difenderemo a ogni costo".
Il partito del presidente ha fatto appello ai sostenitori per riunirsi davanti al palazzo Miraflores per sostenere il governo.
GLI SCONTRI - Almeno otto sono le persone morte durante gli scontri nelle proteste anti-governative. Tra queste, sei le vittime registrati durante i disordinI, mentre altre due persone sarebbero morte a est di Caracas "in episodi in cui non erano coinvolti funzionari dell’ordine pubblico" e sui quali si sta già indagando.
(Unioneonline/M-s.a.)
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