In Sardegna l'Rt sale da 0.89 a 1.08.

E' quanto si legge nel monitoraggio della Cabina di Regia Iss-ministero della Salute relativo al periodo compreso fra il 12 e il 18 marzo. Nell'Isola la classificazione del rischio complessivo passa da basso a moderato. Per questo la Sardegna passa in arancione. Nel resto d'Italia l'indice di contagio è a 1.16.

IL REPORT - Stando a quanto si legge nel report, dieci Regioni (stesso numero della settimana precedente) hanno un livello di rischio alto. Le altre 11 Regioni/PPAA hanno una classificazione di rischio moderato (di cui sette ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane).

Sedici Regioni/PPAA hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste la Campania ha un Rt con il limite inferiore maggiore di 1,5 compatibile con uno scenario di tipo 4, Piemonte e Friuli hanno un Rt con il limite inferiore maggiore di 1,25, compatibile con uno scenario di tipo 3. Dodici Regioni hanno un Rt nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/PPAA hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno.

AREE MEDICHE - Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è arrivato alla soglia critica (40%) con un forte aumento nel numero di persone ricoverate in queste aree: da 22.393 (09/03/2021) a 26.098 (16/03/2021).

In forte aumento anche il tasso di occupazione nelle unità di terapia intensiva, che a livello nazionale è passato dal 31% al 36%. Fra le Regioni e Province autonome sono aumentate da 11 a 13 quelle in cui i ricoveri nelle terapie intensive e nei reparti Covid hanno oltrepassato la soglia critica del 30%.

I dati del monitoraggio settimanale dell'Iss indicano inoltre che dal 12 al 18 marzo l'incidenza è aumentata da 225,64 a 264 casi per 100.000 abitanti, superando così il valore soglia di 250 casi per 100.000 abitanti.

LE MISURE - E' necessario continuare a mantenere "rigorose misure di mitigazione nazionali", alla luce della "elevata incidenza, l'aumento della trasmissibilità e il forte sovraccarico dei servizi ospedalieri", si legge nel monitoraggio. Oltre alle misure a livello nazionale, sono necessari "puntuali interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore diffusione".

LE VARIANTI - L'aumento dei casi dovuti alle varianti del virus SarsCoV2 impone la riduzione delle interazioni fisiche e della mobilità e di evitare in genere tutti i contatti non necessari fuori dalla propria abitazione. "Alla luce del sostenuto aumento della prevalenza di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità", l'Iss invita a "mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità".

L'Iss rileva inoltre che "è fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie" e invita a "rimanere a casa il più possibile". Ricorda inoltre che "è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine". Ribadisce infine la necessità di rispettare le misure raccomandate dalle autorità sanitarie, compresi i provvedimenti relativi alla quarantena per i contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi.

(Unioneonline/D)
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