L'ambasciatore italiano Luca Attanasio e un carabiniere della sua scorta, Vittorio Iacovacci, sono stati uccisi in un attentato messo a segno a Goma, nella Repubblica democratica del Congo. Ucciso anche un autista. Da quanto si apprende è stata attaccata la vettura dove si trovava l'inviato diplomatico di Roma, che faceva parte di un convoglio della Monusco (la missione Onu in Congo) che comprendeva anche il Capo Delegazione Ue.

Sulle prime si era pensato a un tentativo di rapimento, ma secondo una ulteriore ricostruzione della polizia congolese le vittime sarebbero state portate nella foresta e lì ammazzate senza pietà. In azione sarebbe entrato un commando di 6 persone, che avrebbe prima attaccato il convoglio e ucciso l'autista e poi prelevato Attanasio e Iacovacci.

GLI AUTORI - I sospetti sono indirizzati sugli uomini delle Forze Democratiche per la liberazione del Ruanda, che agiscono sotto la sigla Fdlr-Foca. Si tratta del principale gruppo residuo di ribelli di etnia Hutu, tristemente conosciuti per il genocidio commesso in Ruanda nei primi anni Novanta. Gli inquirenti locali proseguono però le indagini a 360 gradi, mentre anche la Procura di Roma ha aperto un'inchiesta.

L'OBIETTIVO - Luca Attanasio, 43 anni originario di Limbiate (provincia di Monza e Brianza), è stato colpito dagli spari e trasportato poi d'urgenza in ospedale, ma non ce l'ha fatta. Lascia la madre, la moglie e tre figlie piccole.

Era presidente onorario dell'associazione Mama Sofia, fondata a Kinshasa dalla moglie Zakia Seddiki per occuparsi di bambini e donne in difficoltà.

Lo scorso ottobre Attanasio aveva ricevuto il Premio Internazionale Nassiriya per la Pace.

"Quella dell'ambasciatore è una missione a volte anche pericolosa, ma abbiamo il dovere di dare l'esempio. In Congo parole come pace, salute, istruzione, sono un privilegio per pochissimi, e oggi la Repubblica Democratica del Congo è assetata di pace, dopo tre guerre durate un ventennio", aveva detto a Camerota (Salerno) lo scorso 12 ottobre in occasione del ricevimento del premio internazionale.

Dal 2017 Attanasio era capo missione a Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, dove era stato riconfermato in qualità di Ambasciatore Straordinario Plenipotenziario.

Morto anche il carabiniere che era di scorta, il 30enne di Sonnino (Latina) Vittorio Iacovacci, al servizio in ambasciata dal settembre 2020. La terza vittima sarebbe l'autista della vettura.

Nell'attentato ci sono stati anche alcuni feriti. Lo rende noto il Programma alimentare mondiale (Pam), aggiungendo che l'attacco è avvenuto mentre la delegazione si recava da Goma a Rutshuru per ispezionare un programma della stessa Pam per la distribuzione di cibo nelle scuole. Nella nota si aggiunge che la strada era stata precedentemente controllata e dichiarata sicura per essere percorsa anche "senza scorte di sicurezza".

IL CORDOGLIO - La notizia è confermata anche in una nota della Farnesina: "E' con grande dolore che la Farnesina conferma il decesso oggi a Goma dell'Ambasciatore d'Italia nella Repubblica Democratica del Congo Luca Attanasio e di un militare dell'Arma dei Carabinieri. L'ambasciatore ed il militare stavano viaggiando a bordo di una autovettura in un convoglio della Monusco, la missione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione nella Repubblica Democratica del Congo".

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha appreso la notizia mentre era al Consiglio degli affari esteri di Bruxelles e ha manifestato "immenso dolore per l'accaduto".

Di Maio ha poi lasciato il vertice per tornare a Roma, riferirà prima possibile in Parlamento, ha fatto sapere.

Per le vittime il cordoglio del presidente del Consiglio Mario Draghi in una nota di Palazzo Chigi, che "segue con la massima attenzione gli sviluppi" in coordinamento con la Farnesina.

"Ho accolto con sgomento la notizia, la Repubblica italiana è in lutto per questi servitori dello Stato che hanno perso la vita nell'adempimento dei loro doveri professionali", così il Capo dello Stato Sergio Mattarella in un messaggio di cordoglio. "Nel deprecare questo proditorio gesto di violenza gli italiani tutti si stringono nel cordoglio intorno alle famiglie delle vittime, cui desidero far pervenire le condoglianze più sentite e la più grande solidarietà".

"CACCIA AGLI ASSASSINI" - "Prometto al governo italiano che l'esecutivo del mio Paese porrà in atto tutto" il necessario "per scoprire chi sia all'origine di questo ignobile crimine", ha dichiarato il ministro degli Affari esteri congolese, Marie Tumba Nzeza, che ha spiegato di aver appreso la notizia della morte di Attanasio "con pena e molta tristezza".

L'INDAGINE - La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine in relazione alla morte dell'ambasciatore italiano in Congo, Luca Attanasio, e del carabiniere Vittorio Iacovacci. Nel procedimento, coordinato dal procuratore capo Michele Prestipino, si procede per sequestro di persona con finalità di terrorismo. I magistrati capitolini, che hanno competenza per i reati commessi all'estero e che hanno come vittime cittadini italiani, hanno delegato le indagini ai carabinieri del Ros.

(Unioneonline/L)

***

La passione per l'Africa e gli ultimi: chi era Luca Attanasio

Vittorio Iacovacci, il bravo ragazzo che stava per sposarsi
© Riproduzione riservata