Esattamente 10 anni fa Yara Gambirasio, una 13enne di Brembate Sopra, nella Bergamasca, usciva di casa per non farvi più ritorno. Il suo corpo senza vita verrà ritrovato solo tre mesi dopo in un campo a Chignolo d'Isola. Per l'omicidio è stato condannato Massimo Bossetti, eppure il caso non ha mai smesso di suscitare discussioni tra chi ritiene l'uomo colpevole e chi invece innocente.

Ma la giustizia ha deciso, anche se sono in tanti a dire che non si è mai ricostruito con chiarezza il momento dell'incontro tra il carpentiere di Mapello e la ragazzina e come lui l'abbia convinta a salire sul suo furgone. Quello che ora è tornato nella disponibilità della famiglia Bossetti e che la moglie Marita Comi ha affidato a nuovi consulenti per arrivare alla richiesta di revisione del processo. Ci sono inoltre possibili nuovi risultati su approfondimenti relativi alla prova del Dna e alla sua attribuzione a "Ignoto 1" con la collaborazione di esperti del New Jersey e del Canada.

Tornando a quel 26 novembre 2010: è pomeriggio, Yara esce per andare in palestra per i consueti allenamenti di ginnastica ritmica. Qualche centinaia di metri di casa, percorso che, nel senso inverso, deve ripercorrere intorno alle 18.40. Ma non si sa dove in realtà si diriga perché le telecamere di sorveglianza del centro sportivo non funzionano. Il suo cellulare alle 18.44 aggancia la cella di Ponte San Pietro, via Adamello settore 9, poco dopo quella di Mapello, a tre chilometri da Brembate. Alle 18.55 la rete di Brembate di Sopra, in via Ruggeri. Poi nessun segnale.

All'ora di cena la mamma e il papà non vedono rientrare Yara, non riescono a rintracciarla, nessuno l'ha vista. Quindi telefonano alla caserma di Ponte San Pietro per segnalare la scomparsa.

Il primo pensiero di tante persone è quello di un allontanamento volontario, un colpo di testa. Che però non appartiene al mondo di Yara, non ha mai dato pensieri ai genitori, non ha mai mostrato insofferenza. Tra i primi a intuire che invece si tratta di un evento preoccupante c'è un carabiniere sardo. Si chiama Giovanni Mura, ha 52 anni, ed è a capo del Nucleo investigativo provinciale. Mette insieme le tessere del misterioso puzzle, parla con mamma Maura e papà Fulvio, capisce che davvero è successo qualcosa di grave.

Il giorno dopo scattano le ricerche: prima nella zona, poi in provincia, poi in tutta la Lombardia. Il cellulare della 13enne è spento, non è localizzabile. Passano ore interminabili, e finalmente i cani molecolari fiutano una traccia che li porta a un cantiere di Mapello: tra le persone presenti al lavoro il 26 novembre c'era anche Mohamed Fikri, il primo a essere sospettato, tanto da finire in cella ed essere infine completamente scagionato.

Tra le varie ipotesi, spunta quella del rapimento in cambio di denaro. Pista abbandonata poco dopo, ricorda Mura intervistato dalla stampa locale, per le condizioni economiche della famiglia.

Infine, trascorsi esattamente tre mesi, il ritrovamento del tutto casuale del corpo della ragazzina. E via alla lunga storia, unica nel suo genere, di investigazioni genetiche a tappeto che portano infine a individuare Massimo Bossetti, arrestato nel 2014. Ma che non ha mai confessato. Anzi, continua a dichiararsi estraneo alla vicenda.

(Unioneonline/s.s.)

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LE IMMAGINI:

#AccaddeOggi: 26 novembre 2010, la scomparsa di Yara Gambirasio
#AccaddeOggi: 26 novembre 2010, la scomparsa di Yara Gambirasio
#AccaddeOggi: 26 novembre 2010, la scomparsa di Yara Gambirasio
Yara svanì nel nulla all'uscita dalla palestra che frequentava a Brembate di Sopra (Bergamo)
Yara svanì nel nulla all'uscita dalla palestra che frequentava a Brembate di Sopra (Bergamo)
Yara svanì nel nulla all'uscita dalla palestra che frequentava a Brembate di Sopra (Bergamo)
Il corpo venne ritrovato tre mesi dopo, in un campo a Chignolo d'Isola
Il corpo venne ritrovato tre mesi dopo, in un campo a Chignolo d'Isola
Il corpo venne ritrovato tre mesi dopo, in un campo a Chignolo d'Isola
La notizia del ritrovamento del corpo su L'Unione Sarda
La notizia del ritrovamento del corpo su L'Unione Sarda
La notizia del ritrovamento del corpo su L'Unione Sarda
Il 16 giugno 2014 venne arrestato il presunto assassino, Massimo Bossetti
Il 16 giugno 2014 venne arrestato il presunto assassino, Massimo Bossetti
Il 16 giugno 2014 venne arrestato il presunto assassino, Massimo Bossetti
La notizia dell'arresto su L'Unione Sarda
La notizia dell'arresto su L'Unione Sarda
La notizia dell'arresto su L'Unione Sarda
Il 12 ottobre 2018 Bossetti è stato definitivamente condannato all'ergastolo
Il 12 ottobre 2018 Bossetti è stato definitivamente condannato all'ergastolo
Il 12 ottobre 2018 Bossetti è stato definitivamente condannato all'ergastolo
Yara Gambirasio (Foto Ansa)
Yara Gambirasio (Foto Ansa)
Yara Gambirasio (Foto Ansa)

L'INTERVISTA AL PROCURATORE DETTORI
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