"Yara non è stata violentata". A riferirlo a L'Unione Sarda è Francesco Dettori, procuratore capo di Bergamo nato a Roma a cresciuto a Pattada (Sassari). La 13enne di Brembate (Bergamo) uccisa il 26 novembre 2010 per il cui omicidio è stato fermato Massimo Giuseppe Bossetti, muratore di Mapello, "è stata seviziata con una serie di tagli e percosse; aveva lesioni alle braccia, alla gamba destra, al collo, al torace, ai polsi, alla nuca, alla mandibola, ma non ha subito uno stupro". Le indagini continuano per appurare quanto accaduto, anche se il presupposto - che Bossetti sia "ignoto 1" - viene messo in discussione dalla madre: "Non è figlio di Giuseppe Guerinoni, è figlio di mio marito. La scienza sbaglia", ha detto Ester Arzuffi.

La scienza può davvero sbagliare?

"Lo dice la signora, è un'opinione e in quanto tale rispettabilissima. Ma sono le parole di una madre che si trova in una situazione difficile".

Se si scoprisse che sapeva ma ha taciuto, cosa rischierebbe?

"Nulla, non esiste un obbligo di denuncia".

Sbattere il "mostro" in prima pagina può creare problemi nelle indagini?

"Direi di no, comunque al momento Bossetti resta in carcere, così ha deciso il gip, e se lo ho fatto ha degli ottimi motivi, perché nessuno resta detenuto ingiustamente".

E' una forma di tutela?

"Anche, con tutti i pazzi che ci sono in giro... Non si sa mai".

Attualmente esistono i presupposti per un rinvio a giudizio?

"Lasciamo lavorare gli inquirenti, più elementi si raccolgono meglio è. Soprattutto in merito alla traccia di sangue lasciata sugli slip di Yara a lato della lacerazione effettuata probabilmente con un taglierino".

Bossetti ha avuto un complice?

"A noi non risulta, era solo".

Lei ha polemizzato col ministro Alfano perché ha divulgato la notizia nell'immediatezza del fermo del presunto killer.

"Ritenevo fosse importante una linea di segretezza, che avevamo concordato con la dottoressa Ruggeri (il pm, ndr), non ne avevo parlato neanche con i colleghi".

E' rimasto sorpreso?

"Ero a casa, ho acceso la tv e ho sentito quella bomba mediatica: arrestato l'assassino di Yara. Le ho considerate interferenze inopportune nell'operato sereno degli inquirenti".

Perché ha lasciato la Sardegna?

"I genitori mi avevano portato a Pattada, dove era nato mio padre, quando avevo 13 anni; ho frequentato il liceo a Ozieri, poi la famiglia è tornata a Roma, dove mi sono laureato. Ma le mie figlie hanno vissuto a Pattada per diversi anni, ci tornavo spesso; purtroppo non piaceva a mia moglie, che è olandese e avrebbe preferito il mare, lo splendido mare della Sardegna, ma Pattada è un po' distante dalla costa".

Sabrina Schiesaro

Luigi Barnaba Frigoli
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