Più di quaranta deputati assenti perché in "isolamento fiduciario". La maggioranza va nel caos e slittano le nuove misure del governo contro il Covid.

A catena slitta il cdm sullo stato di emergenza e non è detto che arriverà oggi il nuovo dpcm per prorogare le misure anti contagio. Da Palazzo Chigi assicurano che il problema è tecnico: si può risolvere o con un decreto "cornice" oppure con un dpcm "ponte" (o una norma del decreto legge) che proroghi le misure precedenti e lo stato d'emergenza fino al 31 gennaio e introduca l'obbligo di mascherine all'aperto, per poi varare un nuovo dpcm più completo la settimana successiva.

Intanto si continua a discutere su eventuali nuove misure da introdurre a fronte della crescita della curva dei sondaggi: tra una settimana, se ci fosse un'impennata, potrebbero rendersi necessarie - osserva più di una fonte in maggioranza, nonostante le smentite del governo - le misure anti-movida e il "coprifuoco" alle 23 finora strenuamente negato.

Oggi, oltre al consiglio dei ministri, alle 18 è in programma l'incontro fra il governo - con il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia e quello per la salute Roberto Speranza - e le regioni, le province e i comuni: sul tavolo appunto il nuovo dpcm.

LA BOZZA - "Non dobbiamo farci illusioni e pensare di esserne fuori", perché il virus circola in maniera "diffusa e generalizzata" in tutta Italia con la curva dei contagi in crescita da nove settimane consecutive.

Lo ha spiegato chiaramente il ministro della Salute Roberto Speranza in Parlamento. Ecco perché nella bozza del decreto si inaspriscono le misure: l'utilizzo delle mascherine anche all'aperto e l'impossibilità per le Regioni di emanare ordinanze più soft rispetto ai provvedimenti dell'esecutivo.

L'obbligo di coprirsi naso e bocca - dal quale sono esclusi i bambini sotto i sei anni, chi fa attività motoria e chi è affetto da patologie e disabilità non compatibili con l'utilizzo delle mascherine - viene codificato con più chiarezza: bisognerà infatti, si legge nella bozza del testo, "avere sempre con sé, al di fuori della propria abitazione" i dispositivi di protezione individuale, ma "l'obbligatorietà dell'utilizzo anche all'aperto" scatta quando "si sia in prossimità di altre persone non conviventi, e comunque con salvezza dei protocolli anti-contagio previsti per specifiche attività economiche e produttive, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande".

LE MULTE - Il dpcm dovrebbe prevedere sanzioni amministrative da 400 a mille euro per chi non rispetta l'obbligo e per quei gestori dei locali che non fanno rispettare i divieti, così come l'aumento dei controlli per evitare gli assembramenti e il tampone obbligatorio per chi arriva da Gran Bretagna, Belgio e Olanda.

L'altro punto che sarà inserito nel decreto riguarda i poteri delle Regioni: i governatori possono sempre adottare ordinanze anti contagio più restrittive di quelle disposte dai dpcm ma possono adottarne di "ampliative", quindi più permissive, solo nei casi in cui i dpcm espressamente lo prevedano e previo parere conforme del Cts.

(Unioneonline/D)
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