"Siamo ben consapevoli dell'epidemia in corso e del fatto che i numeri segnalano alcune criticità, più o meno diffuse".

Il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Bruxelles non nasconde le preoccupazioni emerse durante il Consiglio europeo sull'aumento dei casi Covid in tutta Europa: "Abbiamo approfittato per un confronto articolato e per condividere le informazioni e, devo dirlo, le preoccupazioni".

L'epidemia in Italia è sotto controllo e viene monitorata giorno per giorno, aggiunge: "Nel nostro Paese la situazione comparativamente è migliore rispetto a quella di altri Paesi ma dobbiamo essere consapevoli tutti che abbiamo una pandemia in corso. I numeri devono spingerci a tenere molto alta la soglia di attenzione. Abbiamo rafforzato il sistema sanitario, scelto di fare tanti test, abbiamo misure precauzionali di base che ci consentono di affrontare anche questa fase".

Non è escluso che tornerà l'obbligo di mascherina all'aperto, già adottata da varie Regioni, l'ultima delle quali la Regione Lazio: "Siamo in costante aggiornamento con il ministro della Salute e gli esperti del Cts. Torneremo a confrontarci con le Regioni e deliberemo" se estendere l'obbligo a tutta Italia. "Al momento non abbiamo deliberato nessuna misura in questa direzione".

Quanto allo stato di emergenza, che il governo chiederà di prorogare al 31 gennaio, "non significa che stiamo vivendo un lockdown o che qualcuno sta abusando dei pieni poteri. Semplicemente lo stato di emergenza ci consente di tenere una serie di poteri e facoltà necessari, tenere in piedi la macchina della Protezione civile, del commissario straordinario Arcuri, dei soggetti attuatori, la struttura temporanea per i malati, reclutare la task force di personale medico. Questo è il senso della richiesta di una proroga di uno stato di emergenza".

La decisione, ribadisce, sarà presa di concerto con il Parlamento.

Infine il Recovery Fund, lo strumento economico in questo momento fondamentale per la ripresa: "L'Italia non permetterà di alterare o procrastinare l'entrata in vigore del Recovery fund. L'intera comunità europea è in sofferenza, le discussioni tecniche non ritardino l'attuazione".

(Unioneonline/D)
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