"Con molto dolore comunico di aver rinunciato al mandato conferitomi dalla famiglia Becciu che mi ha onorato della sua fiducia e del suo affetto non comuni".

E' con una nota di poche righe che ieri l'avvocato Ivano Iai ha annunciato che non si occuperà più del caso del cardinale Angelo Becciu, coinvolto in un'inchiesta della magistratura vaticana sull'utilizzo di fondi per una serie di operazioni immobiliari e finanziarie.

Non è chiaro cosa esattamente abbia causato la rottura con il legale: "Mi rattrista - scrive Iai - essere stato causa di ulteriore afflizione che si aggiunge ai patimenti ingiusti subiti in questi giorni da Sua Eminenza il Cardinal Becciu e dai Suoi Familiari, esempi di onestà e correttezza non comuni, e degni di avere accanto la migliore difesa in una vicenda tanto complessa".

Secondo il Corriere della Sera, a provocare la chiusura del rapporto sarebbero state alcune foto pubblicate da Iai sui social. Scatti postati in profili privati ma prontamente resi pubblici dal sito Dagospia.

Sono immagini che lo ritraggono in costume da bagno in acqua, in alcune pose per così dire "sensuali", che avrebbero messo in forte imbarazzo la famiglia di Becciu tanto da arrivare alla revoca dell'incarico.

LA QUERELA - Intanto il cardinale ha già incaricato un altro legale, Fabio Viglione, di "tutelare la sua onorabilità in ogni sede" e perciò sarebbe pronto a fare causa al settimanale L'Espresso per l'inchiesta sugli investimenti vaticani.

"In relazione all'articolo dal titolo 'Il sistema Becciu sempre più a nudo: ecco come finanziava lobby e reti di potere', apparso su L'Espresso il 28 settembre - si legge in una nota - Sua Eminenza il Cardinale Angelo Becciu, smentendone fermamente il contenuto, informa di aver conferito mandato all'avvocato Fabio Viglione di tutelare la propria onorabilità, così gravemente lesa dalla propalazione di informazioni false, in ogni sede giudiziaria".

(Unioneonline/D)
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