"Abbiamo istituito una commissione per capire qual è lo strumento migliore per collegare la Sicilia alla Calabria. Per collegarle su ferro, su strada o con una pista ciclabile. L'opera che verrà deve essere sicura ed economicamente sostenibile".

Questo l'annuncio fatto sui social del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Paola De Micheli. Dal governo, dunque, arriva la conferma che il Ponte sullo Stretto di Messina di cui si parla da anni, tra progetti, polemiche e scetticismi, non è stato accantonato. Anzi.

L'annuncio del ministro - soprattutto per l'opzione "pista ciclabile" - ha scatenato qualche ironia in Rete e anche la reazione delle forze d'opposizione.

"Altri esperti, altre spese, una nuova commissione. Per fare cosa? Udite udite: ragionare su una pista ciclabile per collegare le due sponde dello stretto di Messina. Ma certo, in un momento di crisi come questo chi non ha come priorità fare due pedalate tra la Calabria e la Sicilia? Ma vi rendete conto a chi è in mano l'Italia? P.S. Ma la pista sarà omologata anche per i banchi a rotelle?", ha scritto su Facebook la presidente dei Fratelli d'Italia Giorgia Meloni.

"Il Governo ancora una volta non si smentisce all'insegna del più vecchio adagio della politica: 'quando non vuoi risolvere un problema, forma una Commissione'. Il ministro De Micheli deve decidere qual è la soluzione migliore per lo stretto di Messina e parla di un comitato di esperti per capire come collegare la Sicilia e la Calabria su ferro, su strada o con una pista ciclabile. Quest'ultima immaginiamo per i monopattini: ma il teletrasporto no?", dice invece Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera.

In maggioranza, invece, è arrivato il commento di Italia Viva, per voce della deputata Raffaella Paita: "Se vogliamo davvero realizzare il Ponte sullo Stretto bisogna andare avanti con il progetto già pronto. Prendere in considerazione soluzioni alternative significa, di fatto, rimandare l'inizio dei lavori a non si sa bene quando".

"Premesso che a noi le piste ciclabili piacciono - aggiunge l'esponente renziana - e quindi non avremmo niente in contrario se sul Ponte ce ne fosse una, tirare in ballo un progetto diverso da quello già pronto comporta rimettere in discussione tutto quello che è stato deciso fin qui. E quindi ripartire da capo. Noi, invece, vogliamo andare avanti con l'opera".

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(Unioneonline/l.f.)
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