"Veniteme a dì che è tutto ok, che non ce n'è Covid, che stasera annamo a ballà. Intanto, a 30 gradi e con una tuta da centro dimagranti, ce stamo noi non voi".

E' lo sfogo, o post polemico - così lo ha intitolato l'autore - di Marco, un infermiere del policlinico Umberto I di Roma. Alla vigilia di Ferragosto, massacrato dai turni e dagli straordinari per assistere gli ammalati di coronavirus (il Lazio è la Regione con più pazienti ricoverati in assoluto) ha urlato la sua disperazione a quella parte dell'Italia che sembra aver dimenticato le misure precauzionali per contenere i contagi.

Un post a tratti ironico, ma dal quale si evince tutta l'amarezza di un uomo in trincea, mentre gli italiani si assembrano senza mascherine e vanno a ballare. "Mettetevi la mascherina, li mort*** vostra", si legge sulla tuta con cui si è fotografato.

"Tanto che ve frega - scrive sempre in romanesco -, mica mi capiterà di stare con un tubo in gola mentre una macchina repira per me. Vai sereno zì, a te non capita. E capita, ci sono gli str*** che per un'indennità di quasi 100 euro (lorde) al mese, si fanno turni interi in stile palombaro grondano acqua".

"Andate in vacanza va' - conclude -, che io ancora non ce so andato. Sarà per questo che sono un po' polemico".

(Unioneonline/L)
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