E' agli arresti domiciliari Alessio Scalamandré, il ragazzo di 28 anni che lunedì sera ha ucciso il padre al culmine di una violenta lite a San Biagio, frazione di Pontedecimo, in provincia di Genova.

La madre del giovane si trova in questo momento in una località della Sardegna in stato di protezione.

Il ragazzo, assistito dall'avvocato Luca Rinaldi, si è presentato stamani davanti al gip Nutini per l'udienza di convalida e ha ricostruito quanto avvenuto nell'appartamento oltre a ripercorrere alcuni episodi del passato in cui in padre si era mostrato minaccioso o violento con la madre. Proprio per questo il suo difensore ha chiesto la scarcerazione del ragazzo accusato di omicidio volontario pluriaggravato. In subordine l'avvocato, secondo il quale sussiste la scriminante dell'eccesso colposo di legittima difesa, ha chiesto i domiciliari che il giudice ha poi disposto.

"La scelta della misura cautelare tiene conto della genesi di questo terribile delitto - scrive il giudice - frutto dell'esasperazione di un figlio nei confronti di un genitore violento non emergendo precedenti condotte dell'indagato e, per contro, la vicinanza della comunità in cui abita". Per il gip tuttavia non è possibile al momento invocare la legittima difesa: Alessio "ha inferto un numero rilevante di colpi ponendo in essere una condotta che, allo stato, deve ritenersi andare oltre i limiti della legittima difesa quand'anche putativa - scrive Nutini - anche in considerazione della violenza impiegata, tale da determinare schizzi di sangue anche a rilevante distanza rispetto al luogo del rinvenimento della salma".

Intanto il magistrato che si occupa dell'indagine Francesco Cardona ha incaricato la squadra mobile e la polizia scientifica di eseguire una ricostruzione minuziosa delle fasi che hanno preceduto la morte di Pasquale Scalamandré. La ricostruzione avverrà attraverso il 'virtual reality 3D' un innovativo strumento investigativo che rende possibile la ricostruzione tridimensionale della scena del crimine. Obiettivo della ricostruzione è stabilire l'esatto numero di colpi inferti dal ventottenne con il mattarello e l'esatta sequenza temporale della colluttazione. Il pm ha anche dato l'incarico il professor Francesco Ventura di eseguire l'autopsia della vittima e di esaminare eventuali ferite e lesioni sui corpi dei due fratelli attraverso rilievi fotografici. La relazione sarà depositata fra 60 giorni.

(Unioneonline/F)
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