E' stato chiesto il giudizio immediato per Paolo Massari, l'ex assessore all'Ambiente del Comune di Milano e giornalista arrestato il 13 giugno con l'accusa di violenza sessuale.

L'istanza è stata inoltrata dalla Procura di Milano al gip Lidia Castelucci.

Secondo le accuse, Massari avrebbe stuprato una donna, sua amica ed ex compagna di scuola, nel seminterrato del palazzo dove vive, a Porta Venezia, e dal quale si accede al suo loft.

Dopo l'aggressione la vittima è scappata senza abiti: "Ero da un lato bloccata, paralizzata - ha raccontato l'imprenditrice al Corriere della Sera - e dall'altro ho deciso di gestire la situazione, di cercare di controllarla per quanto potessi, avevo quel pensiero fisso, sempre lo stesso: 'Mi ammazza'. All'improvviso, forse appagato, si è fermato e ha acceso una sigaretta. La saracinesca del box, adiacente il seminterrato, aveva un pertugio alla base, non so neanche come sia riuscita a passarci, ma ci sono riuscita, ho percorso un vialetto, sono sbucata in strada...".

A quel punto è stata soccorsa per strada dalle volanti della polizia, poi portata alla clinica Mangiagalli dove sono stati riscontrati segni di violenza.

Una decina di altre donne hanno raccontato al pm di essere state vittime del giornalista, ma a differenza dell'amica non hanno sporto querela.

(Unioneonline/D)
© Riproduzione riservata