"Una Regione non può adottare provvedimenti che ostacolino la libera circolazione delle persone".

Il ministro agli Affari regionali Francesco Boccia respinge la proposta sarda di chiedere a chi arriva nell'Isola un test di negatività al coronavirus.

Il passaporto sanitario, dice senza troppi giri di parole in audizione alla Commissione Federalismo fiscale della Camera, è contro la Costituzione: "Invito tutti a rileggere l'articolo 120 della Costituzione italiana, che chiarisce molto bene la disciplina: la Regione non può istituire e adottare provvedimenti che ostacolino in qualsiasi modo la libera circolazione delle persone e delle cose, né limitare l'esercizio del diritto al lavoro in qualunque parte del territorio nazionale".

E poi "se la comunità scientifica dice che non ci sono passaporti sanitari, non ci sono: altrimenti li avremmo tutti noi, qui, assieme alla tradizionale carta di identità".

A partire dal 3 giugno ci sarà "l'ultimo click che riporterà il Paese a muoversi", ma dovrà esserci "buonsenso": "Se tutte le regioni ripartono, ripartono senza distinzioni sul profilo dei cittadini di ogni regione".

La distinzione tra cittadini di una città rispetto all'altra "non è prevista dalla nostra Costituzione: se siamo tutti sani, ci muoviamo nel Paese come abbiamo sempre fatto. Diversa è la valutazione che porti a prevedere una fase di quarantena: ma non siamo in quella situazione e in ogni caso occorre un accordo fra le parti, fra tutte le Regioni".

(Unioneonline/D)
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