Superano i cento casi i contagi da coronavirus accertati finora in 5 regioni: 89 in Lombardia, 17 in Veneto, 2 in Emilia Romagna, 2 nel Lazio (la coppia di turisti cinesi allo Spallanzani) e una in Piemonte. I ricoverati con sintomi sono 33, 18 quelli in terapia intensiva, 11 in isolamento domiciliare.

E la paura corre da nord a sud, Isole comprese. Ieri in Sardegna è scattato l’allarme all’ospedale Sirai di Carbonia, dove un cittadino di San Giovanni Suergiu si è presentato con sintomi preoccupanti.

L'attività del pronto soccorso è stata bloccata per alcune ore, con conseguente sanificazione, poi l'emergenza è cessata.

Intanto, il sindaco (QUI IL VIDEO) ha annunciato l’annullamento della sfilata di carnevale in programma per questo pomeriggio.

AL NORD - La maggior parte dei casi in Lombardia sono concentrati nel basso lodigiano: a Casalpusterlengo è morta una donna, Giovanna Carminati, e ci sarebbero - il condizionale è dovuto al fatto che i test non sarebbero ancora definitivi - i primi due Covid-19 nel milanese: un 78enne di Sesto San Giovanni ricoverato al San Raffaele, e un abitante di Mediglia, a Sud del capoluogo.

In Veneto invece un caso, il 67enne di Mira (Venezia) al di fuori del comune di Vo' Euganeo (Padova), paese sul versante ovest dei Colli Euganei dove sono concentrati gli altri undici casi. Compreso quello di Adriano Trevisan, 78 anni, prima vittima dell'epidemia.

ATENEI CHIUSI - Il coronavirus chiude per una settimana le università in Veneto, per decisione del presidente Luca Zaia, e in Lombardia, su iniziativa della conferenza regionale dei rettori: "In assenza di diverse indicazioni da parte delle autorità, tutte le attività potranno riprendere lunedì 2 marzo", ha precisato in una nota il presidente della conferenza, il rettore di Bergamo Remo Morzenti Pellegrini.

"L'evoluzione della situazione relativa alla diffusione del coronavirus impone l'adozione di misure cautelative a tutela della salute pubblica e del sereno funzionamento delle attività istituzionali di tutti gli atenei della Lombardia, stante la naturale e massiccia mobilità degli studenti, lombardi e non, all'interno del territorio regionale", ha spiegato Remo Morzenti Pellegrini.

"La nostra azione avviene e proseguirà in stretto contatto con le Autorità civili e sanitarie. Informeremo studenti, personale e cittadinanza con tempestività riguardo ad ogni aggiornamento utile".

Chiude anche l'università di Ferrara, annullate tutte le manifestazioni pubbliche e private all'aperto ed in spazi chiusi, e chiusi anche la piscina comunale e tutti gli impianti sportivi sede di manifestazioni, allenamenti e competizioni amatoriali e dilettantistiche.

(Unioneonline/D)
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