Un uomo di 93 anni, originario di Pergine Valdarno (Arezzo), è stato condannato a tre mesi di reclusione, con la condizionale, in seguito a un burrascoso litigio nel condominio in cui vive.

L'anziano è stato riconosciuto colpevole del reato di lesioni personali aggravate perché, armatosi di un bastone di legno, ha colpito il vicino "alla spalla e al braccio sinistro, al polpaccio sinistro, al fianco destro e alla schiena", procurandogli ferite non particolarmente gravi, ma tali da richiedere le necessarie cure e una decina di giorni di prognosi.

Secondo quanto riportano i media locali, l'imputato non era presente alla lettura della sentenza, ma ha partecipato ad una delle precedenti udienze.

A difenderlo l'avvocato Alessandro Calussi, che è riuscito a far cadere altri due capi d'accusa: le minacce aggravate dall'uso del bastone e i danneggiamenti.

Era il 12 ottobre 2014 quando l'uomo, insieme alla moglie di un anno più giovane, ebbe lo scontro con una coppia di vicini sessantenni e scagliò un contro la vicina, senza però colpirla.

Nello scatto d'ira, il 93enne ha anche rotto alcuni vasi da fiori e una statuetta in ceramica.

Nel processo era finita anche la moglie 92enne, per minacce, ma la querela nei suoi confronti era poi stata ritirata.

Tra le parti, in lite con reciproche accuse, è intervenuto un accordo economico per chiudere la vicenda.

La condanna a tre mesi, per effetto dei benefici di legge, non avrà alcuna conseguenza anche quando sarà definitiva. In ogni caso il 93enne non sarebbe punibile per l'età avanzata.

(Unioneonline/F)
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