È atterrato in Inghilterra l'aereo proveniente da Wuhan con a bordo 200 persone, fra cui otto italiani, evacuate dalla Cina in seguito alla diffusione del coronavirus.

Il velivolo è arrivato alla base Raf di Brize Norton, nell'Oxfordshire.

Da qui gli italiani - che dovevano essere nove con lo studente 17enne di Grado, che invece è rimasto bloccato in Cina, dato che ha la febbre - verranno trasferiti con un volo militare italiano dall'Inghilterra a Pratica di Mare, poi la quarantena prevista nell'ospedale militare del Celio a Roma.

Del gruppo dei 56 italiani rimpatriati i primi giorni di febbraio sono stati trasferiti a titolo puramente precauzionale all'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma per ulteriori accertamenti due bambini di 4 e 8 anni, con solo alcune linee di febbre.

Per il primo dei due, il tampone ha dato esito negativo al test di nuovo coronavirus 2019-nCoV. In corso l'esame sul secondo. Intanto dallo Spallanzani hanno fatto sapere ieri sera che è negativo il test al quale è stata sottoposta una donna che era in quarantena alla Cecchignola.

"SULLO STOP AI VOLI LA LINEA NON CAMBIA" - Sull'allarme coronavirus in Italia hanno parlato nelle ultime ore il ministro della Salute Roberto Speranza e quello dell'Istruzione Lucia Azzolina.

"Sullo stop ai voli per e dalla Cina la linea non cambia, le relazioni diplomatiche sono rilevanti e le questioni economiche fondamentali, ma il diritto alla salute è più importante ancora", ha sottolineato Speranza, intervistato dal "Corriere della Sera".

Ha evidenziato che la decisione è stata presa "nella massima condivisione", perché "c'è piena unità nel governo", e le scelte sono orientate da tecnici e scienziati.

"L'allarmismo è sbagliato - aggiunge - ma si deve tenere una soglia di attenzione molto alta".

"Saranno i medici a decidere se gli studenti rientrati dalla Cina debbano restare a casa o tornare in classe", ha detto Azzolina, dopo la nuova circolare per le scuole sul coronavirus, per chiarire che non saranno i presidi o i genitori a dover decidere.

"Nessun pericolo - aggiunge - perché ci sarà un monitoraggio quotidiano degli studenti di ritorno dalla Cina.

Non da parte delle scuole, ma delle Asl di riferimento. La questione è medica e non scolastica".

I NUMERI DEL CONTAGIO - Intanto salgono a 813, di cui 811 in Cina, le vittime del coronavirus. Oltre 37mila le persone contagiate.

Lo ha reso noto la Commissione nazionale sanitaria.

Un bilancio che per numero di vittime ha superato quello della Sars che tra il 2002 e il 2003 aveva infettato 8000 persone e uccise 800 a livello globale.

(Unioneonline/F)
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