Davide Vannoni, "inventore" e sostenitore del controverso metodo Stamina, è morto oggi a Torino.

Aveva 53 anni ed era da tempo malato.

Nel 2007 la sperimentazione in Ucraina del metodo Stamina, cura alternativa che, secondo Vannoni, offriva evidenze di benefici inattesi ai malati. La sua idea era che particolari tipi di cellule staminali, su tutte le mesenchimali, potessero portare importanti benefici ai malati colpiti ad esempio da malattie neurodegenerative.

IL METODO - La sua richiesta di brevetto, presentata e respinta negli Stati Uniti, aveva ottenuto nel 2011 e per il tramite della Stamina Foundation, da lui fondata, il parere favorevole di Aifa e Regione Lombardia come cura compassionevole e gratuita da somministrare agli Spedali Civili di Brescia.

Da qui il lungo braccio di ferro con la procura di Torino, che accusò Vannoni di truffare i pazienti facendo loro spendere decine di migliaia di euro per sottoporsi a cure dai non provati risultati.

A Brescia verrà poi trovato dagli ispettori, inviati da Aifa nel 2012, un laboratorio "assolutamente inadeguato sia dal punto di vista strutturale sia per le cattive condizioni di manutenzione e pulizia".

I tecnici non erano in grado di consegnare protocolli sulla lavorazione delle cellule e nemmeno i medici sapevano di preciso cosa venisse infuso ai malati.

Vennero quindi fermati con un'ordinanza i trattamenti in corso, e da qui le proteste dei malati sfociate anche in tv.

Con voto quasi unanime della Camera, il 25 marzo 2013 il Senato approvava il decreto che autorizzava a proseguire il trattamento Stamina.

La comunità scientifica si schierò però subito e apertamente contro la decisione del parlamento: i documenti presentati da Stamina erano incompleti e non fornivano informazioni precise sul metodo e su tutto il progetto di ricerca.

Ad ottobre 2014 il secondo e definitivo stop: "Il metodo non ha consistenza scientifica".

Per Vannoni, poi, il coinvolgimento in diversi procedimenti giudiziari per aver tentato di portare avanti, nonostante tutto, la sperimentazione.

(Unioneonline/v.l.)

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