Nell'ambito dell'operazione denominata "Montagna fantasma", i Finanzieri del Comando Provinciale di Messina e del Reparto Operativo Aeronavale di Palermo, hanno eseguito il sequestro preventivo di un'area di circa 12mila metri quadri, nel rione Gravitelli, trasformata in discarica abusiva a cielo aperto.

L'inchiesta - condotta dagli specialisti del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e dai militari della Stazione Navale di Messina - riguarda ditte e società, alcune delle quali registrate come onlus, riconducibili a una coppia, M.D. di 53 anni e M.G. 32 anni, che lavora nel settore del movimento terra.

I due sono stati denunciati.

Sono accusati, insieme ad alcuni complici, di aver scaricato illecitamente una enorme quantità di rifiuti speciali, costituita da materiali di risulta derivanti da attività edili e di sbancamento, in una estesa area privata, priva di autorizzazione.

Sul posto sarebbero stati trovati laterizi, cemento, ceramiche, materiale plastico, vetroresina, residui di gesso, tubazioni, profilati in PVC, frammenti di asfalto, polistirolo, pneumatici, sanitari.

Sembra che la coppia denunciata sia vicina ad ambienti mafiosi: circostanza che potrebbe spiegare perché, pur trovandosi in una zona abitata, la discarica non sia stata mai segnalata dai cittadini.

Secondo gli inquirenti, l'omertà degli abitanti sarebbe, infatti, legata al timore di ritorsioni visti i rapporti degli indagati con il boss locale, ora collaboratore di giustizia.

Le Fiamme gialle hanno sequestrato anche i mezzi pesanti utilizzati per trasportare e scaricare i rifiuti speciali e i mezzi da movimento terra (pale meccaniche ed escavatori) usati per creare le buche che venivano riempite con i rifiuti.

(Unioneonline/F)
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