È il giorno del dolore a Novara. La cittadina piemontese si è riunita per dare l'ultimo saluto al piccolo Leonardo, 20 mesi, massacrato di botte in casa. Per la sua morte sono finiti in carcere la madre, la 22enne Gaia Russo, e il compagno di lei, il 23enne Nicholas Musi.

Nel giorno dei funerali è anche lutto cittadini. Fiori e palloncini azzurri sono stati liberati in cielo quando la bara del bambino è arrivata in Duomo e quando è andata via, accompagnata dagli applausi dei tantissimi presenti: non solo familiari e amici, anche molte persone comuni hanno dato l'ultimo saluto a Leonardo, l'evento ha scosso l'intera comunità.

Il dolore dei presenti in chiesa (Ansa)
Il dolore dei presenti in chiesa (Ansa)
Il dolore dei presenti in chiesa (Ansa)

Questa mattina anche la mamma - ai domiciliari in una struttura protetta perché in stato di gravidanza - ha dato l'ultimo saluto alla bara, lontana dai riflettori e dal clamore mediatico.

E se tutti - o quasi - puntano il dito contro la mamma e i suoi familiari, qualcuno vuole difenderli. Come Federica, 24 anni, che dice in lacrime: "Non riesco a spiegarmi quel che è successo. Per come conosco o forse è meglio dire per come conoscevo la mamma di Leonardo, non posso pensare sia stata capace di far del male al suo bambino per il quale ha sempre combattuto. Anche il resto della famiglia, stravedeva per il piccolo".

(Ansa)
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Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara, ha chiesto "pietà umana e misericordia divina per chi non ha saputo accogliere il sorriso e la gioia di un bimbo che chiedeva soltanto di vivere e invece ha trovato miseria e violenza umana".

"Nel nostro tempo - ha aggiunto - si sta tornando al mondo antico, in cui donne e bambini erano proprietà del padrone di casa, e quando non servivano più venivano eliminati".

Dopo le esequie un lungo applauso ha accompagnato la piccola bara fuori dal Duomo. A decine si sono avvicinati al carro funebre per depositare un fiore o un peluche. E la nonna, tra le lacrime, ha accarezzato il feretro. Dicendo: "Il mio nipotino è già santo, un piccolo martire che proteggerà tutti i bambini".

(Unioneonline/L)
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