"Non sono stata io". Finalmente ha parlato Gaia Russo, la mamma di Leonardo, il bimbo di 20 mesi ucciso di botte in casa e per il cui omicidio è stata arrestata la giovane madre assieme al compagno Nicholas Musi.

La 22enne ha risposto per un'ora e mezzo alle domande del gip Raffaella Zappatini: ha negato di aver alzato le mani sul piccolo, ha sostenuto la sua innocenza e, senza fare esplicite accuse nei confronti del compagno, di fatto ha scaricato su di lui la responsabilità del delitto. Non ha potuto negare però la sua presenza in casa giovedì pomeriggio, quando Leonardo è stato ucciso.

Il suo compagno, Nicholas Musi, continua ad avvalersi della facoltà di non rispondere.

Per entrambi il gip ha confermato il fermo.

Domani, martedì 28 maggio, si terranno i funerali del piccolo in Duomo a Novara. Per l'occasione il sindaco Alessandro Canelli ha proclamato una giornata di lutto cittadino. E questa sera si terrà anche una fiaccolata, partirà alle 21 da piazza Cavour.

Il procuratore Marilinda Mineccia invita intanto ad abbassare i toni, in merito al linciaggio che si è scatenato sui social nei confronti della coppia. "Di fronte a tanto orrore la risposta più adeguata è il silenzio. Silenzio per meditare a quali aberrazioni può arrivare una persona. Augurare lo stesso male a coloro che riteniamo lo abbiano commesso non farà crescere la nostra società. Al male non si risponde col male, ma con la giustizia, la presa di coscienza e l'umanità".

(Unioneonline/L)
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