Pericoloso, spregiudicato e soprattutto con elevate capacità "di fabbricare esplosivi e di utilizzare sostanze chimiche ed esplodenti per preparare trappole micidiali".

È così che viene definito dagli inquirenti un disoccupato palermitano, ritenuto il responsabile dell'esplosione di ordigni da lui realizzati.

Gli agenti della Squadra mobile di Trapani hanno arrestato il 51enne con le accuse di minacce aggravate, lesioni gravissime, tentata estorsione, fabbricazione, commercio e detenzione di materiale esplosivo e addestramento a preparare esplosivi.

Secondo le indagini, l'uomo aveva escogitato un piano per "difendere" il patrimonio ereditato dalle azioni legali di una serie di creditori, che si stavano rivalendo in sede civile, e aveva pensato anche "all'eliminazione fisica" di uno di loro attraverso un killer da assoldare nel deep web.

Le indagini, spiegano gli investigatori, hanno permesso di raccogliere "gravi indizi di colpevolezza" a carico dell'uomo e di far luce su una serie di esplosioni di pen-drive: una negli uffici della Procura di Trapani, nell'ottobre del 2018, incidente in cui rimase gravemente ferito un ispettore superiore di Polizia e un'altra avvenuta a Palermo nel luglio 2016. In quel caso rimase ferito un 25enne.

Nell'abitazione del 51enne, a Pantelleria, gli agenti hanno scoperto un vero e proprio laboratorio, dove preparava congegni esplosivi e miscelava sostanze chimiche molto pericolose.

L'uomo deve rispondere anche di detenzione di materiale pedopornografico, rinvenuto dagli investigatori sul suo pc.

(Unioneonline/D)
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