Il caso Sea Watch 3 finisce davanti alla Corte europea dei diritti dell'uomo.

A chiamare in causa i giudici di Strasburgo sono stati il capo missione e il comandante della nave della ong tedesca battente bandiera olandese, ferma davanti alle coste siciliane con 47 migranti a bordo, in attesa dell'ok allo sbarco da parte delle autorità italiane.

Ok che non è arrivato e che non è destinato ad arrivare, per via della linea dura attuata dal ministero degli Interni. Uno stallo che sta assumendo dimensioni internazionali.

Il governo ha infatti confermato che il caso è arrivato alla Cedu, annunciando a sua volta la presentazione di una "memoria" per ribadire la bontà della propria linea d'azione.

"L'Italia - fa sapere Palazzo Chigi - ritiene che la giurisdizione, nel caso di specie, appartenga all'Olanda, in quanto Paese di bandiera della nave che ha effettuato il salvataggio in acque internazionali. Pertanto domani l'Italia depositerà una memoria davanti alla Corte, con la quale farà valere la giurisdizione

olandese, contestando la propria legittimazione passiva. In altri termini - aggiunge la nota - il governo affermerà che non è l'Italia a dover rispondere di questo caso, alla luce del diritto nazionale e internazionale".

Poi lo stesso Palazzo Chigi precisa: "Già da ora l'Italia si rende disponibile, una volta riconosciuta la giurisdizione olandese, a offrire un corridoio umanitario al fine di consentire un trasferimento dei migranti verso l'Olanda".

A bordo della nave, intanto, dopo quella di domenica, è salita un'altra delegazione di deputati, stavolta del Pd, composta da Matteo Orfini e Maurizio Martina.

Un gesto di solidarietà, andato in scena mentre a Roma decine di persone manifestavano a favore dello sbarco davanti a Montecitorio, che ha fatto scattare un'indagini. Come conferma lo stesso Orfini: "Oggi insieme a Maurizio Martina sono salito sulla Sea Watch. Per averlo fatto siamo stati indagati. Sono convinto - aggiunge l'esponente dem - di non aver commesso alcun reato, a differenza di chi sta sequestrando 47 innocenti su una nave. Per come la vedo io ho semplicemente fatto il mio dovere di parlamentare e continuerò a farlo".

Lo stesso Pd ha annunciato l'intenzione di sporgere una controdenuncia nei confronti di Matteo Salvini, già finito sotto inchiesta per "sequestro di persona" per il mancato ok allo sbarco di un gruppo di migranti a bordo della nave Diciotti.

(Unioneonline/l.f.)
© Riproduzione riservata