Il tribunale dei ministri di Catania ha chiesto l'autorizzazione a procedere contro il ministro dell'Interno Matteo Salvini per il reato di sequestro di persona nell'ambito del caso della nave Diciotti, l'imbarcazione della Guardia costiera italiana con a bordo oltre cento migranti rimasta per cinque giorni ad agosto nel porto etneo perché il Viminale non ne aveva autorizzato lo sbarco.

Mentre il pm Carmelo Zuccaro aveva chiesto l'archiviazione, i tre giudici che hanno esaminato il fascicolo ritengono che ci siano elementi per procedere contro il vicepremier, che ha disposto il trattenimento a bordo.

I passeggeri erano poi sbarcati il 26 agosto a Catania.

Per quella vicenda era stata aperta anche un'inchiesta a Palermo, già archiviata.

Il leader leghista ha commenta la decisione del tribunale in una diretta Facebook.

"Ci riprovano. Rischio da 3 a 15 anni di carcere per aver bloccato gli sbarchi dei clandestini in Italia. Non ho parole. Paura? Zero. Continuo e continuerò a lavorare per difendere i confini del mio Paese e la sicurezza degli italiani. Io non mollo", ha detto il vicepremier.

"Ora la parola passa al Senato e ai senatori che dovranno dire sì o no, libero o innocente, a processo o no. Ma lo dico fin da ora, io non cambio di un centimetro la mia posizione", ha concluso.

(Unioneonline/F)
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