Ha vissuto per quasi 50 anni con i genitori adottivi e poi, cercando di risalire alla propria madre biologica, ha fatto un'incredibile scoperta.

Subito dopo il parto gli aveva scritto una lettera struggente in cui gli raccontava delle sue difficoltà economiche e dell'impossibilità di tenerlo con sé.

Il Corriere racconta la storia di un uomo di Firenze, che si è rivolto all'Istituto degli Innocenti, dove da un anno circa è attivo il servizio per le informazioni sulle origini.

Non sempre si riesce a risalire, perché per avviare la procedura di ricerca serve un'istanza al tribunale dei minori e la disponibilità della madre biologica, che una volta rintracciata può rifiutarsi di conoscere il figlio abbandonato. E sempre più spesso le richieste dei figli adottivi si vedono sbarrare la porta proprio dal rifiuto delle madri.

Questo signore invece ha scoperto chi era sua madre. Non l'ha potuta riabbracciare, perché la donna è già morta, ma è riuscito a risalire a una lettera che la sua giovane mamma gli aveva scritto subito dopo averlo messo al mondo.

"Ho letto quella lettera col cuore a mille. Parlava delle sue difficoltà, di una vita travagliata che durante la gravidanza era stata segnata dalla scomparsa della madre e da incomprensioni familiari. Purtroppo è morta quattro anni, fa, avrei voluto incontrarla e rassicurarla", ha detto.

Nei tribunali italiani, spiega il Corriere, sono aumentate e molto le richieste per ritrovare le proprie origini perdute, per via di una sentenza del 2013 della Corte Costituzionale, che sancisce i diritti dei figli adottivi a conoscere l'identità della propria madre.

(Unioneonline/L)
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