Calati leggermente nel 2016, i "bamboccioni" italiani sono tornati ad aumentare nel 2017, in linea con il trend crescente che si registra dal 2009 in poi. Lo rivela un'indagine Eurostat.

Dato che va certamente correlato non solo ad una questione culturale, ma anche alla mancanza di lavoro.

Le persone tra i 18 e i 34 anni che vivevano a casa con i genitori nel 2017 si attesta al 66,4% del totale, lo 0,6% in più rispetto all'anno prima. A fronte di una media europea del 50%.

L'Italia si piazza al quarto posto quanto a percentuale di bamboccioni, alle spalle di Croazia, Malta e Grecia.

Se si considera la sola fascia d'età tra i 25 e i 34 anni, quella nella quale un giovane dovrebbe aver terminato gli studi per cominciare a lavorare, il gap con l'Europa è ancora più ampio.

Vive a casa con i genitori un giovane su due nella suddetta fascia d'età (il 49,3% per la precisione). Il confronto con gli altri Paesi è impietoso: la percentuale in Gran Bretagna è del 14,9%, in Francia del 13,5%, in Germania del 17,3%, in Svezia al 6% e in Olanda all'11,4%. Si avvicina al dato italiano la Spagna, con il 42,8%.

Tornando alla fascia d'età 18-34, chi lascia meno la casa di mamma e papà sono soprattutto i giovani di sesso maschile (72,4%), mentre tra le donne la percentuale si attesta al 59,8%.

(Unioneonline/L)
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